• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Pollock: storia di un genio della pittura

Pollock: storia di un genio della pittura

Pollock è un film del 2000 diretto ed interpretato da Ed Harris. Il film comincia con Jackson Pollock che firma un autografo ad una mostra nel 1950.

Il film poi torna agli eventi di 9 anni prima nel 1941: all’epoca Pollock è perennemente ubriaco e vive con il fratello. Un giorno Pollock conosce la pittrice Lee Krasner, che dovrà esporre ad una mostra alla quale partecipa anche lui. Tra i due nasce subito l’amore e la pittrice si prende cura di Pollock, il quale è in condizioni mentali pessime.

Pollock va a vivere a casa di Lee e viene notato da una famosa gallerista ossia Peggy Guggenheim. Costei organizza una mostra personale per il pittore e gli commissiona una tela gigantesca. La mostra si rivela un fallimento: Pollock non vende nemmeno un quadro. Però l’opera che egli realizza per Peggy è davvero prodigiosa.

Successivamente Lee e Pollock si trasferiscono in una casa in campagna a Long Island, lontani dal trambusto di New York, che non fa bene a Pollock, perennemente irascibile e violento nei suoi comportamenti. Lee e Pollock si sposano ma non hanno un figlio in progetto. Nella casa in campagna di Long Island manca l’acqua calda ed è anche abbastanza disastrata e senza un impianto di riscaldamento. È in questo soggiorno che Pollock comincia ad usare la tecnica del dripping, tecnica di pittura spontanea con cui Pollock fa colare il colore direttamente sulla tela.

Pollock ha trovato il suo stile: egli, poi, viene intervistato dalla rivista Life e un regista fa un film su di lui. Pollock raggiunge la fama e molti suoi quadri sono venduti e i collezionisti ne richiedono degli altri. Pollock cambia casa e comincia a vivere una vita agiata anche se le sua condizione mentale non è abbastanza stabile: il pittore mostra, sporadicamente, scatti di ira incontrollabile.

Verso la fine del film vediamo Pollock che frequenta Ruth Kligman, una giovane donna molto bella e procace. Pollock è ingrassato molto e non dipinge quasi più. Dopo aver raggiunto il successo ha ricominciato a bere dopo un lungo periodo di astinenza. Una sera Pollock è insieme a Ruth e ad una sua amica: costoro vanno ad una festa e Pollock è tutto ubriaco, come sempre. I tre hanno un incidente e Pollock e l’amica di Ruth muoiono mentre quest’ultima sopravvive. Alla fine del film si legge che circa 28 anni dopo l’incidente Lee è ancora a lavorare alle sue creazioni pittoriche nello studio di Pollock.

Ed Harris nella parte di Pollock è davvero da encomiare: l’attore mette in mostra in modo oltremodo efficace l’instabilità mentale del famoso pittore americano, forse il più importante del 1900 insieme a Picasso.

Marcia Gay Harden nella parte di Lee Krasner ha vinto il premio Oscar come miglior attrice non protagonista: la sua prova di recitazione è davvero impressionante.

Un film complesso che stimola l’amore per l’arte e per la pittura oltre che l’amore per la natura: Pollock, all’apice della sua carriera, infatti, vive povero e senza soldi in una casa di campagna con molte privazioni, però a contatto con una natura allo stato brado. È grazie al suo talento prodigioso e alla sua intuizione che il pittore americano produce le sue migliori creazioni.

Il film mostra anche il panorama culturale della New York dell’epoca: dopo secoli di dominio incontrastato del panorama culturale europeo con le sue capitali dell’arte ora è il panorama culturale americano a predominare. Pollock è stato la punta di diamante dell’arte americana dell’epoca, affiancato da tanti altri artisti americani oltremodo talentuosi.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità