"Pigs", cioè noi - FOTO

Ogni Paese ha alle sue spalle una lunga storia, che sedimentando ha alimentato tutta una serie di stereotipi rappresentativi di un certo popolo, di una certa cultura, di un certo modo di affrontare le cose della vita.

La crisi economica ha segnato in profondità la vita e la storia recente di molti paesi, specialmente dei paesi del sud Europa, di cui facciamo parte, insieme a Portogallo, Grecia e Spagna. I Pigs, ci chiamano. Gli stereotipi del passato iniziano a mescolarsi a quelli generati dalla crisi economica, e per alcuni versi, dimostrano che poggiano su robuste basi di verità.

Carlo Spottorno è un fotografo spagnolo che nel 2008 aveva iniziato un progetto ispirato alla Farm Security Administration, un centro di committenza fotografico che documentò la crisi del ’29 negli Stati Uniti. Il progetto di Spottorno doveva riguardare solo la Spagna, ma in seguito il fotografo pensò di includere anche gli altri paesi mal messi del sud Europa.

L’obiettivo di Spottorno era di fotografare cose che i cittadini dei Pigs potevano trovare imbarazzati per il proprio paese, e per la percezione che gli “altri” potevano avere di loro all’estero. Sono tutte scene reali, a cui spesso la nostra mente ricorre quando ascoltiamo notizie finanziarie negative.

Spottorno ha pubblicato anche un libro con molte di queste foto. Il libro ha le sembianze dell’Economist, per sottolineare la dimensione “finanziaria” del progetto, e per raccontare quello che spesso i numeri non dicono, ma a cui rimandano indirettamente. Non è un progetto di denuncia, non è inchiesta fotografica; è una maniera per dire “ehi, il mondo ci vede in questo modo, perché noi siamo sempre più fatti in questo modo”.