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Periscope su Android, in Italia ancora nessun boom

Periscope ha debuttato su Android ormai quasi due settimane fa e con App Annie abbiamo verificato che l’eventuale boom in realtà non c’è stato. Nei primi giorni l’app di video live streaming, di Twitter, ottiene il suo massimo, ma in quelli successivi comincia la fase calante. Andamento simile un po’ ovunque.

In realtà ci si aspettava qualcosa di meglio. Se è vero, come è vero, che Android è più diffuso di iOS anche nel nostro paese, e vista l’attesa che si era creata, allora è il caso di dire che ci si aspettava davvero qualcosa in più. A circa due settimane dal debutto, così come abbiamo fatto al debutto su iOS, abbiamo verificato, con App Annie, quale fosse lo stato dell’app di video live streaming in Italia, e non solo.

Ebbene, nel primo giorno Periscope in Italia, su Android, diventa la quinta app più scaricata nella categoria “Social”, è invece più indietreggiata nelle altre categorie generali. Il debutto su iOS in realtà fece registrare numeri più bassi. Ma nel corso dei giorni Periscope diventa la terza app più scaricata della categoria “Social”, risultato evidente, calando poi dal 4 giugno in poi. A livello di categorie generali, Periscope riscontra un andamento ascendente fino al 3 giugno, quando è la 36° app più scaricata su Android (andamento riscontrato più o meno ovunque), per poi far registrare un andamento discendente da quel giorno i poi, fino ad arrivare alla data di ieri con questi numeri: 6° app più scaricata nella categoria “Social” e 91° in quella generale.

Periscope-android-italia

Come già specificato in altre occasioni, stiamo parlando di un’applicazione un po’ particolare, non proprio generalista che si rivolge ad un pubblico particolare, quello più avvezzo alle caratteristiche di “broadcaster”. Ma, anche su Android, vengono fuori i limiti evidenziati già con iOS. Primo tra tutti è la “pesantezza” dell’app: nel caso la si usasse in 3G, perchè non si ha a disposizione una wifi, l’app “consuma molto”. Ma anche dal punto di vista della durata della batteria, con o senza wifi, l’app anche in questo caso “consuma molto”. Due elementi su tutti che di fatto scoraggiano un uso più generale.

Ma forse questi dati possono essere letti anche in un altro senso e quindi essere visti come dati positivi, in effetti arrivare ad essere la terza app più scaricata non è poi così male. Sicuramente il dato che più di ogni altro va messo in evidenza è che già nel giro di pochi giorni è iniziata la fase calante e non è escluso che questo possa continuare in questo senso anche nei prossimi. Situazione analoga riscontrata anche in altri paesi con, più o meno, la stessa dinamica e le stesse caratteristiche, e situazione già riscontrata su iOS.

Segno che l’app è e resterà un fenomeno circoscritto, almeno finora. Forse l’estensione dell’aggiornamento, anche su Android, rilasciato in questi giorni per iOS, che vede la traduzione in italiano e anche l’aggiunta della modalità “Esplora il mondo”, può risollevare un po’ le sorti. Ma serve davvero altro.

Allora, che ne pensate? Siete tra quelli che hanno scaricato l’app su Android e non siete rimasti soddisfatti? Raccontateci la vostra esperienza.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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