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 Home page > Tribuna Libera > Perché quest’anno non guarderò il Giro d’Italia

Perché quest’anno non guarderò il Giro d’Italia

Sono ormai diversi anni che non seguo più di tanto il ciclismo e quindi anche il Giro d'Italia. 
Finora il motivo principale era dovuto al doping, perché sono stanco di sentire le solite balle a riguardo, ossia che ci sono atleti dopati e altri no, quando invece è più che evidente che lo sono tutti perché altrimenti non sarebbe possibile resistere ai ritmi inumani di una simile competizione.
Naturalmente anche in altri sport come ad esempio tennis e calcio, il doping è presente in modo massiccio (ma ignorato il più delle volte per via degli interessi enormi in ballo!) e quindi posso dire che non seguo più di tanto lo sport in generale.
Quando manca il confronto leale tra atleti che dovrebbe permettere a chi è davvero più forte di vincere una competizione non c'è motivo valido di guardare spettacoli falsati soltanto in nome delle logiche del profitto.
Ma quest'anno ho un motivo in più per non guardare il Giro, perché stavolta è la politica ad esserci entrata a gamba tesa, facendo partire questa corse niente po' po' di meno che da Gerusalemme, da quella città martoriata e occupata. 
Sì, perché bisogna essere ciechi e sordi (oltre che deficienti) per non accorgersi che da quanto è nato questo Stato, i conflitti sono stati costanti in quell'area del mondo e che la persecuzione sistematica del popolo palestinese non è affatto una fantasia ma una spaventosa realtà che non ha assolutamente alcuna giustificazione.
Quest'anno gli organizzatori del Giro d'Italia hanno insultato tutte le vittime in questi anni, facendo partire la maggior gara ciclistica del nostro paese in un paese che non ha alcun rispetto per i diritti umani.
E quindi oltre che italiano, mi sento offeso anche e soprattutto essere umano.
E infine aggiungo una piccola nota "nazionalista" ma non priva di fondamento: si chiama "Giro d'Italia" ed essendo quindi una manifestazione che riguarda il nostro paese, dovrebbe avere una sua partenza e un suo traguardo in quest'ultimo!
Ma si sa, gli sponsor sono più importanti di certi dettagli legati a questo sport e alla sua tradizione.
Altro motivo per non guardare questo patetico spettacolo capitalista che nulla ha a che vedere con lo Sport con la "S"!

 

Yvan Rettore
Questo articolo è stato pubblicato qui

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