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Perché il gruppo Farage-Grillo al Parlamento Europeo potrebbe avere dei problemi

Secondo il regolamento del Parlamento Europeo, le alleanze tra deputati per creare un gruppo politico non possono risultare "di comodo", ma devono essere di "affinità politica". Ciò potrebbe causare alcuni problemi nel caso l'eventuale alleanza M5S - Ukip diventi realtà.

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Grillo e Farage

La volontà di Grillo di cercare un'alleanza con altri gruppi nel Parlamento Europeo è comprensibile e giudicabile in vari modi. È impossibile non notare come Grillo abbia accuratamente evitato di accennare in campagna elettorale di alleanze europee. Comprensibile, anche se poco onesto e trasparente, e se vogliamo, poco coerente. Proprio Grillo infatti contestava sudato e sbraitante "l'inciucio" del dopo elezioni politiche 2013 ("chi ha votato Pd voleva fare un governo con Alfano?", si chiedeva in tempi che paiono lontanissimi, ma che non lo sono). Con una differenza di fatto piuttosto consistente, e cioè che un Governo era inevitabilmente necessario, e le larghe intese contingentemente obbligate, mentre questa eventuale alleanza con il partito ultraconservatore ed ultraliberista di Farage, non sarebbe per nulla obbligata. Ciò nonostante, l'alleanza appare molto auspicata dal capo del Movimento Cinque Stelle, tanto che è iniziata una martellante campagna di indottrinamento della base - che si è dimostrata divisa sull'argomento - sulla "bontà" dell'Ukip e di Farage, in vista di un eventuale voto sul blog che dovrebbe sancire o meno questa alleanza.

Far parte di un gruppo politico all'interno del parlamento europeo porta diversi vantaggi - tra cui disporre di fondi di finanziamento, di più voce nelle commissioni, più poteri di revoca e nomina di istituzioni parlamentari, più tempo per parlare in Aula, eccetera - ed è per questo che sia Grillo che Farage opterebbero per un'alleanza, per così dire, "di comodo", oppure "tattica", come l'ha chiamata Di Maio. 

C'è però un problema. Secondo l'art.32 del regolamento parlamentare europeo, i gruppi possono essere costituiti solo "secondo le affinità politiche" dei deputati. Inoltre, come in tutti i parlamenti democratici, i deputati non hanno vincolo di mandato (art.2), ed appare quindi superfluo il commento di Farage sul blog di Grillo in cui si dichiara "libertà di voto". Non potrebbe essere altrimenti, non essendoci mandato imperativo. A marzo di quest'anno Grillo pubblicò delle "linee" che in sostanza proibivano la libertà d'azione dei candidati eletti del Movimento. Questo regolamento non ha nessun tipo di valore all'interno del Parlamento Europeo, e quindi anche l'eventuale espulsione da un siffatto gruppo M5S-Ukip di un parlamentare infedele alla linea di Grillo, non potrebbe avvenire - come invece vorrebbe questo "regolamento" - su segnalazione di 500 attivisti certificati. Ad esempio, se un M5S votasse in contrasto con le indicazioni di Grillo, per espellerlo eventualmente dal gruppo è probabile che non bastino i voti degli altri M5S. Servirebbero i voti dell'Ukip, che però "da libertà di scelta".

Se l'atto costitutivo di un gruppo parlamentare europeo non esplicita l'affinità politica dello stesso, e questa affinità non venisse riscontrata, nei fatti, in Aula, esiste la concreta possibilità che tale gruppo possa venire sciolto. È successo una sola volta che un gruppo venisse sciolto perché irregolare. Capitò ai Radicali italiani, che provarono ad istituire nel 1999 un "gruppo tecnico", il cui scopo era quello di riunire in un equivalente del "gruppo misto" del Parlamento italiano tutti quei deputati che non avevano una casa "politica" nel Parlamento Europeo. In quel caso il gruppo avrebbe accettato al suo interno tutti, e nel suo atto costitutivo si poteva leggere che "i diversi membri firmatari affermano, gli uni rispetto agli altri, la loro totale indipendenza politica”. Il gruppo, dopo esser stato sottoposto al parere della Commissione Affari Costituzionali (piccola chicca: il Presidente della Commissione era Giorgio Napolitano), venne dichiarato irregolare, e quindi sciolto, in quanto era assente "l'affinità politica" tra i membri. La questione arrivò anche alla Corte di Giustizia europea, che si pronunciò affermando che

La strutturazione [del Parlamento Europeo] in gruppi politici risponde a una serie di obiettivi legittimi dettati al tempo stesso dalla realtà sociopolitica propria delle democrazie parlamentari, dalle sue specificità nei confronti delle assemblee parlamentari nazionali e delle funzioni e responsabilità affidategli dal Trattato, obiettivi alla cui realizzazione non potrebbero contribuire gruppi tecnici o misti, come il Gruppo TDI [quello ideato dai radicali, ndr], che riuniscono deputati che non condividono alcuna affinità politica”

Sul regolamento parlamentare si legge inoltre che

Non è necessario di norma che il Parlamento valuti l'affinità politica dei membri di un gruppo. Al momento di formare un gruppo sulla base del presente articolo, i deputati interessati accettano per definizione di avere un'affinità politica. Soltanto quando questa è negata dai deputati interessati è necessario che il Parlamento valuti se il gruppo è stato costituito in conformità del regolamento

Le affinità politiche tra il partito di Grillo e quello di Farage sono discordanti su moltissime questioni. L'affinità politica si baserebbe praticamente sul solo "euroscetticismo" - peraltro con ragioni e motivi diversi tra uno e l'altro partito - e si fonderebbe su l'avversione a proposito di questioni - si pensi al Fiscal Compact - su cui il Parlamento Europeo non ha nessuna competenza. Il Parlamento Europeo si occupa di temi che in realtà separano ideologicamente l'Ukip e il M5S: politiche energetiche, politiche ambientali, regolamentazioni del mercato, regolamentazioni finanziarie, eccetera.

Un eventuale gruppo tra queste forze potrebbe quindi sì nascere, ma sarebbe probabilmente oggetto di indagine da parte della Presidenza, non appena diventerebbe evidente - per via dell'inevitabile diversità continua di voto in aula - la funzione "di comodo" del gruppo, non basato su "l'affinità politica", che è quella richiesta esplicitamente dal regolamento parlamentare.

Sarebbe meglio farlo notare fin da subito, così da evitarci in futuro le grida "al complotto!" quando - se mai tale gruppo verrà costituito - l'alleanza "di convenienza" verrà indicata come irregolare.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.5) 8 giugno 2014 23:21

    articolo impreciso... e comunque se è vero l’art32 che il gruppo si forma in base alle affinita politiche, da la zappa sui piedi alla campagna di disinformazione... perché m5s è a favore dell’immigrazione. , per tanto lo sarebbe anche farage? ciò spegne i tuo articolo poiché ognuno ha liberta di voto... non c’è il pensiero unico come nel tuo partito,,., il vincolo di mandato non comporta la possibilità di non votare un decreto, o di non essere esente...

    in conclusione o sei pagato dal partito o non hai capito proprio nulla della parola democrazia

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