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Pd, la vera questione è l’identità

Tra fatti veri e vampate mediatiche la cosìddetta "questione morale" travolge il Pd, che si è trovato pochi giorni fa arroccato in una direzione straordinaria riassumibile in un "innovazione o morte", giusto per non dilungarsi sulle parole del segretario Veltroni. Innovazione che, per inciso, dovrebbe passare anche attraverso ricambi al vertice, ad ogni livello. Comunque sia i piani sono confusi e sono un rischio.


Un conto è la questione morale, un conto è la perdita di identità alla quale, dalle parti del Pds e degli allora democristiani di sinistra, si assiste fin dalla metà degli anni ’90. E’ da allora che i democratici di sinistra (finora sempre comandanti da ex esponenti del Pci) e gli ex democristiani di sinistra (formule per riassumere, anche se non sempre precisissime) rincorrono l’avversario, pensando più alle forme, ai colori, ai metodi (leggasi Ulivo, Grande Alleanza Democratica, Unione, elezioni primarie) che non alla sostanza. Non tanto ai programmi quanto all’identità culturale da dare ad un nuovo soggetto politico. Da allora ci si è autolacerati di continuo pensando a quale tipo di partito costruire, un centrosinistra con due gambe o una grande famiglia unica.

Oggi un nuovo e unico partito c’è: è un soggetto che doveva puntare al 35 per cento e si scontra con la triste realtà di sondaggi o tornate elettorali (in Abruzzo) che lo danno sotto il 30 per cento. E’ un partito che aspira al governo e non sa ancora come collocarsi in Europa, non sa prendere posizioni su grandi questioni etiche, rincorre la destra sull’immigrazione. Ed è un partito che di fronte a questi problemi, veri problemi, si lascia travolgere da una questione morale, che quegli stessi problemi fa perdere di vista.

Commenti all'articolo

  • Di DD (---.---.---.140) 5 gennaio 2009 13:08

    Mamma santaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!
    Ma possibile che dopo tutto quello che sta succedendo, la Storia, la crisi e il TUTTO. Ci sia ancora gente disposta a parlare in questi termini. E’ il termine generale di POtere che dobbiamo combattere, sono le multinazionali che governano i governi i nemici, il FMI, la banca europea, tutte le organizzazioni che stanno concentrando il potere sulle proprie mani, i militari, gli sbirri (veri nemici del popolo che devono per loro natura seguire gli "ordini" giusti o sbagliati che siano). Pensi veramente che ci sia anche una sola persona del Pd che possa o che sia in grado veramente di fare qualcosa per un vero cambiamento. Sei una di quelle persone entusiaste di Obama probabilmente.
    Ti consiglio di andarti prima ad informare sulla storia dei trattati, dei gruppi segreti che hanno guidato l’economia mondiale, cio’ che veramente sta accadendo nel mercato del cibo, dell’acqua delle energie e di tutto cio’ che a noi é indispensabile, e poi fare una riflessione su questi tempi; SCOPRIRAI COLLEGAMENTI CHE TI FARANNO SMATTERE DI PENSARE IN QUESTI TERMINI;
    Se siamo arrivati a questo punto é perché esistono le persone che pur riflettendo (che é sempre meglio dei molti automi che fanno finta di vivere oggi) non ci arrivano alle cose. Forse dovresti smattere di leggere Repubblica o il corriere della sera e concentrarti su altre fonti.
    Beppe grillo, www.nexusitalia.it, www.disinformazione.it. Leggi leggi leggi, e trasforma le tue conoscenze in riflessioni che abbandonano la POlitica, vera responsabile della situazione odierna. La Politica é indispensabile dirai tu....prima smantelliamo questa moderna filosofia politica, poi possiamo cominciare a parlare di identità, morale, obiettivi e tutte ste stronzate.

  • Di rosacroce (---.---.---.60) 6 gennaio 2009 00:41

    il problema del partito di veltroni,è come servire la banche e far finta di no.
    ha anche un’altro problema,che ultimamente si sta facendo grave e cioè:
    come rubare dalle casse dello stato senza farsi scoprire con le mani in pasta,dal popolo.
    è un problema che si fà ,sempre più serio perchè siccome ..RUBA RUB
    A ,, in cassa ormai c’è rimasto poco, i litigi diventano più frequenti,e le denunce anche.
    da qui’ deriva una certa incapacità di decidere e di lanciare idee o programmi,
    non sanno più che fare.continuare cosi’ hanno capito che porta all’insurrezione popolare,e di abbandonare i padroni BANCHIERI non se la sentono.

  • Di Armando Di Landro (---.---.---.234) 6 gennaio 2009 00:55

    Ah Grillini, ma fatemi il piacere! Voi siete quelli che pensate ancora basti un "vaffa" per risolvere tutto. la vera sfida è come comandarlo, in senso buono, sto mondo, non come mandarlo a quel paese
     

    • Di DD (---.---.---.140) 6 gennaio 2009 10:57

      Perché di tutto quello che ho detto hai immagazzinato solo Grillo? Io non sono un grillino, ma trovo che Grillo affronti degli argomenti interessanti e fuori dagli schemi. Non ti elenco neanche cosa ha fatto di concreto e cosa sta facendo ancora adesso, questo lo fai da te. Ti dico chiedo solo al di là dei discorsi personali che puoi fare sulla sua persona, cosa dice che non va. Informati prima di parlare, é riuscito a portare in Parlamento questioni che tutti i politici hanno paura di affrontare oltre alle cause che porta avanti e a uno spirito critico che ha fatto nascere in molte persone. Se sei un Berlusconiano o uno del PD sei cmq senza speranza, ma ti consiglio oltre di andarti a leggere il suo blog e ragionare su quello che ti ho detto, anche a informarti sugli argomenti che ho commentato dell’articolo e andarli a cercare in altrze fonti diverse da Grillo. Probabilmente sei uno che non si é ancora reso conto della situazione. E ripeto, rispondi qua: Perché di tutto quello che ho detto hai immagazzinato solo Grillo? Se non risolviamo questi approci comunicativi neanche lontanamente ci avviciniamo a una soluzione.

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