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’Patto Generazionale’: ecco i giovani messinesi che vogliono prendere in mano il futuro della loro terra

 

Le sfide della città e della provincia, tra infrastrutture e sviluppo, ma anche ambiente e sicurezza del territorio, turismo e cultura, passando per diritti civili, università, merito e ricerca. Questi alcuni dei tanti temi trattati dagli aderenti a 'Patto Generazionale', un nuovo movimento politico formato esclusivamente da studenti e giovani professionisti, durante la presentazione svoltasi sabato scorso presso la Sala Laudamo del Teatro Vittorio Emanuele. 

Una compagine atipica, autodefinitasi trasversale, che, al momento, annovera esponenti perlopiù under 30 (con qualche 'fuoriquota'), e si lancia su spunti di riflessione forti, per richiamare la vecchia classe politica alle sue responsabilità e proporsi come alternativa ad essa nelle prossime elezioni amministrative. In un vivace susseguirsi di interventi, poi seguito da un confronto con il pubblico presente in platea, Gaetano Biondo e Simona Scarvaci hanno scandito l'alternarsi sul palco di più di quindici relatori - molti dei quali addirittura 'matricole' -, i quali hanno presentato, sul presente e sul futuro della loro terra, il punto di vista di chi vuole, con l'aiuto di tutta la propria generazione e il supporto di quella precedente, accelerare il cambiamento perché dovrà viverlo e farlo vivere. 

Ad inaugurare podio e microfono ci ha pensato Simone Coletta, ex rappresentante del Liceo Classico "La Farina", che ha parlato di Scuola e Università, seguito poi da Pier Paolo Gemelli, avvocato, da Nicola Cassata, laureando in economia e, via via, da Francesco Celi, Flavio Corpina, Francesco Armone, Dario Cocivera, Gabriele Turiano, Domenico Mazza, Roberto Saglimbeni, Salvatore Aversa, Carmelo Abate, Smeralda Mangano, Gaetano Majolino, Giuseppe Di Giorgio. Tra i nodi più esplicativi del pomeriggio, i dieci minuti in cui l'ideatore di 'Patto Generazionale', Alberto De Luca, ha presentato il movimento e le sue finalità con un intervento incentrato su 'Responsabilità e Senso Civico'. Non è poi mancato il coinvolgimento del pubblico, che ha dato vita ad uno stimolante dibattito: di rilievo gli interventi dell’ex Direttore Generale del Comune di Messina, Emilio Fragale, e dell’Assessore Provinciale all'attuazione del programma Michele Bisignano che, dopo aver rivolto i loro auguri per il buon proseguimento dell'iniziativa, hanno richiamato loro stessi e la vecchia classe politica ai propri doveri nei confronti dei giovani, cui, a loro parere, è giusto lasciare spazio.
 
Nota polemica, alla fine dell’incontro, ad opera del presidente di Arcigay Messina, Rosario Duca, la risposta alle domande del quale - poi spunto per violente critiche attraverso alcuni organi di stampa cittadini - sulle posizioni del movimento nei confronti dei matrimoni e delle adozioni appannaggio delle coppie omosessuali e delle famiglie composte da single, è stata: "Nel nostro concetto di comunità non possono esserci cittadini di serie a e di serie b. Siamo contro ogni forma di discriminazione. In diversi interventi si è parlato dei problemi delle periferie-ghetto (Mazza), politiche sociali e pari opportunità (Scarvaci) e di uguaglianza a prescindere dalla posizione sociale (Cassata e De Luca). Ribadiamo che, non essendo un partito, ma solo un 'modesto' movimento civico trasversale che vuole unire una generazione e darle voce, ci asterremo dal prendere posizioni su temi eticamente sensibili (non abbiamo mai detto che non ci occupiamo di diritti civili). Anche questa è libertà". 
 
Un progetto ambizioso, dunque, con molti volti nuovi pronti a contendere ai soliti noti la parola nelle sedi decisionali. “Eravamo in pochi ad amare Messina. Presto saremo la maggioranza”, recita il loro motto: porre territorio e senso civico ai primi posti, in tempi critici come questi, pare di certo un punto di partenza importante per rivolgere qualche speranza in più al futuro.

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