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Ossa dimenticate di Andrea Tamietti

Fratelli Frilli Editore sta portando avanti un percorso davvero interessante dando spazio ad autori di gialli e noir ambientati in maniera molto decisa in alcune città italiane (inizialmente del nord Italia per territorialità dell’editore, poi allargandosi anche al resto della penisola). Tra i nuovi lanci abbiamo Andrea Tamietti, avvocato torinese trapiantato per lavoro a Strasburgo, che ha dato alle stampe Ossa dimenticate, suo romanzo d’esordio.

Protagonista dell’avventura è l’avvocato Alessandro Canova, praticamente in fallimento, rimasto senza clienti e sospeso dalla professione. Lasciato dalla fidanzata. Insomma una vita al capolinea. Solo che in questo nulla cosmico di prospettive un vecchio amico gli muore tra le braccia e gli rivela il segreto della sua vita. Una quindicina di anni prima ha seppellito per conto terzi un cadavere in una sua proprietà. L’amo è gettato e Canova, che tanto non ha altro da fare, non può fare a meno di lanciarsi nell’inchiesta e trasformarsi in detective.

Finirà in una Torino notturna popolata di personaggi senza scrupoli e senza ideali, tra locali notturni e ragazze facili. Finirà però anche per scoprire l’identità di quel corpo e proverà allora a capire chi è il responsabile di quella morte.

Canova non è un investigatore senza macchia, non è neppure un avvocato infallibile. Si lancia nell’avventura un po’ per curiosità, un po’ (parecchio) per una ricompensa che gli viene promessa ad un certo punto della vicenda.


Non è neppure particolarmente amante della giustizia, ma non gli dispiacerebbe far luce sulla vicenda.

Prende i rischi necessari (anche qualcuno oltre il necessario), ha poco da perdere. Non è un idolo, non è un simbolo, non è per nulla un eroe. Fondamentalmente è un perdente che non cerca nemmeno un vero riscatto.
Eppure Tamietti riesce a rendercelo simpatico e a farci immedesimare. Tifiamo inevitabilmente per lui, perchè risolva il mistero, perfino perchè si innamori di nuovo. Anche perchè, bisogna dirlo, la fauna con cui viene in contatto è molto, ma molto peggio di lui.

Intorno all’avvocato si muove una Torino protagonista, non solo sfondo. La Torino dei locali notturni, della musica a tutto volume, degli intrighi e della piccola malavita. Una Torino dall’aspetto splendente, ma dal cuore nero, nerissimo, bruciato.

Abbiamo scoperto un nuovo non-eroe letterario che merita di essere seguito. E un libro con un doppio colpo di scena finale non usuale.

Se vi interessa approfondire, questa è la mia intervista con Andrea Tamietti.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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