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Nuovi media e giornalismo tradizionale: parla Arianna Ciccone di Valigia Blu

Intervistato.com prosegue con la quarta intervista a Arianna Ciccone, nota giornalista italiana nonché ideatrice del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia.

Chi è Arianna Ciccone?

Uno dei temi principali che abbiamo affrontato insieme è stato quello dell'utilizzo dei social media e della loro integrazione con il giornalismo "tradizionale", realtà che ormai si configura come un'importante opportunità di mutuo arricchimento. Durante l'intervista Arianna ha portato un esempio eloquente, quello della piattaforma Ushahidi, nata in Kenya dopo che i media tradizionali erano stati messi a tacere dal regime per poi procedere alla strage di civili conseguente alle elezioni. La piattaforma è nata con l'intento di permettere agli stessi cittadini di segnalare le notizie via sms, garantendo così la diffusione di informazioni che altrimenti non sarebbero mai arrivate all'attenzione dei media internazionali. Il New York Times l'ha definita il regalo che l'Africa ha fatto alla Silicon Valley, ed è poi stata ripresa con la stessa logica per l'emergenza di Haiti, per lo tsunami in Giappone e anche per l'emergenza rifiuti a Napoli, proprio su iniziativa di Valigia Blu.

I social media, quindi, come vero e proprio futuro dell'informazione, anche perché non è più pensabile limitarsi all'informazione calata dall'alto (mainstream), generalmente a senso unico, ma è molto probabile che questa venga arricchita dai contributi dei lettori (user generated content) che diventano in questo modo produttori di notizie.

Un altro argomento è stato quello della "malattia" del giornalismo italiano, che consiste nel non fare le domande, fenomeno la cui causa prima è stata individuata da Arianna nell'eccessiva vicinanza dei giornalisti al potere. Come sosteneva infatti Tiziano Terzani, i giornalisti non devono avvicinarsi troppo al potere.

Un possibile modello per ovviare a questo genere di problemi sarebbe quello adottato da ProPublica, peraltro il primo sito online a ricevere un premio Pulitzer. Fondato da Paul Steiger, ex direttore del Wall Street Journal, e finanziato dalla Sandler Foundation, è oggi uno dei migliori giornali investigativi indipendenti.

 

Infine Arianna ci ha raccontato in maniera dettagliata la sua posizione sulla vicenda, molto dibattuta in rete quest'estate, di Spider Truman. A suo avviso i contenuti presentati dal sedicente precario erano molto fragili, considerando che informazioni sulla casta e sui privilegi ad essa riservati sono state pubblicate a suo tempo in maniera approfondita e sistematica, sia dall'Espresso, sia nel libro di Stella e Rizzo.

Arianna ha subito pubblicato un articolo su Valigia Blu, in cui manifestava la sua perplessità e i suoi dubbi sulla vicenda, soprattutto per quel che riguardava la questione dell'anonimato, inaccettabile se dietro il personaggio si cela un'operazione di marketing politico che viene manovrata dall'alto.

I dubbi non hanno fatto che aumentare dopo la pubblicazione dell'intervista a Gianfranco Mascia su Il Fatto Quotidiano, intervista ripresa da Luca Sofri in un articolo che titola: "Spider Truman non esiste".

Arianna ha segnalato anche il bell'articolo di Massimo Mantellini, che spiega perché un'operazione del genere è "un male" per la Rete. "Si tratta di una battaglia di civiltà e di cultura digitale", e probabilmente questo è il pensiero portante di questa intervista che ha toccato molti punti cruciali riguardanti le problematiche dell'informazione in Italia, la storia dietro la fondazione del Festival del Giornalismo di Perugia e di Valigia Blu, e persino la "dieta mediatica" quotidiana di Arianna: social media e giornali, sia cartacei che online (lei stessa ha caldamente consigliato Linkiesta, serio e ricco di contenuti).

Naturalmente le domande che ci avete inviato hanno ricevuto ampie risposte, una della quali ha costituito lo spunto per parlare dei reportage di Valigia Blu a un anno dal terremoto a L'Aquila e sull'"Inferno di Terzigno", entrambi poi ripresi da Alessandro Gilioli su L'Espresso. Infine abbiamo intravisto un piccolo spiraglio di quelle che saranno le novità e gli eventuali ospiti del prossimo Festival del Giornalismo.

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