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Notte di San Lorenzo in compagnia di...

... ronde, fascisti, cialtroni piccolo-borghesi, preti pedofili , detenuti sognanti e zingari felici con finale poetico a Piazzale Loreto.

Ricevo e giro senza censura un pezzo un pò forte di Torba che in alcune parti non condivido ma essendo impregnato di una certa carica lirica considero quelle parti una licenza poetica e diventano cose tutto sommato accettabili ed anzi, direi, godibili.

Si tratta della notte di san lorenzo delle stelle cadenti, di un sogno rivoluzionario, un pò detenuto , un pò migrante ed un pò zingaro. Il tuttocondito con un meteorite che cade sulle testa di cialtroni vari, compreso Maroni e Berlusconi.

E poi é l’occasione per risentire delle musiche di un tempo passato , delle poesie...

Crazyhorse70

Oggi la Notte di San Lorenzo, ma la vera notte dei desideri, per incollare gli occhi al cielo a caccia di stelle cadenti, arriverà in ritardo, ovvero il 12 agosto, quando si potranno vedere ben 60 stelle cadenti in un`ora, una ogni minuto.

Quest`anno infatti la massima luminosità non verrà raggiunta il 10 agosto come vuole la tradizione, ma due notti dopo. «Il massimo del flusso – spiega all`Adnkronos Elisabetta Dotto, ricercatore astronomo all`Inaf – Osservatorio Astronomico di Roma – mutano nel tempo a causa della precessione degli equinozi e degli effetti delle maree».

«Quest`anno, per esempio, il culmine dello sciame sarà visibile attorno alle 10 di sera del 12 agosto in direzione nord-est. Le meteore comunque – precisa l`astronoma – sono visibili dal 20 luglio e l`intensità aumenta notevolmente alcuni giorni prima e alcuni giorni dopo dal picco massimo», per cui gli appassionati potranno godersi lo spettacolo già da stanotte.

Una stella cadente sarà sicuramente la mia

Sono Torba di Gramigna e come l’erba che porta il mio nome non riuscirete ad estirparmi.

Sono la ribellione che alligna nelle terre aspre della desolazione scesa sulla terra da un pò di tempo

Sono il rifiuto all’ordine , sono la disobbedienza

sono l’anarchia ed il comunismo mai realizzatoautnomiarosso

sono il cosacco che vi uccide i bambini e se li mangia

e poi porta il suo cavallo a pisciare nelle fontane del papa

Sono il sale acre che sparge dolore sulle ferite delle città

Sono sempre dappertutto ci sia il bisogno e l’indegno che ne approfitta

ed il porco borghese che lo sfrutta e lo sbirro scemo che esegue senza pensare.

Sono la memoria dei traditori che hanno fallito e cambiano idea come le camicie d’estate

Tutti provano a prendermi ma io cammino rasente i muri dietro le ombre della notte e nascosto negli anfratti agli angoli delle strade vi osservo e vi odio.

Sono lì a ricordarvi che “per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti

Sono qui per tutti i detenuti che stanno dentro per un soffio di vita andato male

ed hanno ferite dappertutto e solo cemento senza stelle sulla testa

e sognano sogni impossibili di società più giuste che diano loro un’altra possibilità

e sognano mondi diversi dove i veri delinquenti stiano dentro,

delinquenti veri

come quelli che dirigono le banche o quelli che decidono i destini di tanta gente

o quei cardinali che non hanno mai amato nessuno e ti spiegano cosa é l’amore

come quei preti che non hanno mai scopato – non parlo dei bambini dell’oratorio che hanno manomesso tra l’0dore dell’incenso, non quelli – però ti dicono come e se e quando ed in che posizione : porci ipocriti che cantano messa con quelle loro anime putride

e poi in questi giorni nei forni delle celle desolati

sognano la notte del 12 agosto, con tutte quelle stelle , quel planetario che non possono vedere

mai più perché per loro, poveri sfigati della terra

fine pena mai é fine pena mai

sul serio

e se sono rom o neri o comunque nati sbagliati

fine pena dura anche di più e prende un pezzo della vita seguente

magari quella dei figli o la loro stessa

se rinasceranno ancora dentro gabbie o recinti

passeri o abeti o armadilli o uccelli del paradiso

sognano che piovano le stelle questa notte di san lorenzo

che piovano tante stelle ad illuminare la loro corsa

di migranti che scappano veloci per non esser presi dagli sbirri di Maroni

e dai leghisti delle ronde quei coglioni

e pregano il loro dio in cento lingue ed idiomi

che fra le tante stelle infuocate in questa notte

possa cadere oltre gli sputi ed il disprezzo

una bella e grossa meteora sulla testa

di quelle anime nere di Maroni e Berlusconi

ed anch’io sogno

sono torba delle terre di gramigna

combatto contro la tempesta, nella sofferenza e quando perdo me stesso,

poi lo ritrovo sempre mentre combatto

contro tutto il potere opposto che si mette sulla mia strada

e quando trovo me stesso

continuo lo stesso a combatterelolli2

finché invece non mi riperdo

in un gioco strano che é poi la mia vita intera

nato allorché ho conosciuto l’odore della terra , della strada e della vita vera

tra il selciato grigio e profumato dei vicoli di Bologna in un altro tempo

il sapore sanguigno e sincero delle battaglie impossibili

che é poi l’odore della libertà e dell’amore e non puoi dimenticartene e comunque

non sarai mai solo finché ci crederai potrai vedere

due zingari felici in piazza maggiore ubriacarsi di luna di vendetta e di guerra

http://www.youtube.com/watch?v=vrxXlEguX0c&feature=related

Stanco.
Di parlare al muro, alitando su un lume di candela, mentre segnali stradali, investiti dalla luce dei fanali, si illuminano di fosforescenza.Se droga è droga, non importa pesante o leggera, allora in galera anche tutti quelli che scrivono, tutti quelli che leggono, tutti quelli che dipingono, tutti quelli che suonano.In galera tutti quelli che passano notti insonni a contare e numerare le stelle; e tutti quelli che le stelle le raccolgono da spiagge lontanissime.In galera tutti i bambini.
Stanco.
Di guardare in terra il solco tra piastrella e piastrella, per ore; sognando un castello di carte ai piedi del letto di Margherita, bisbigliando a memoria passi scelti dall’opera omnia di Musil, ridendo.
Stanco.

Di aspettare ogni notte le pubblicita’ dei numeri erotici; di accarezzare il genio al ritmo delle musiche di sottofondo, lasciando scorrere via, piano, un accecante lampo bianco. Ingordo di gioia e di morte. ( Thomas Pistoia )

Poi mi sveglio dal sogno e dalle poesie e penso a te , nemico delle mie battaglie , molte perdute, ma la battaglia vera deve ancora essere combattuta, schifoso piccolo borghese cialtrone e servo dei servi.

Che tieni stretta la tua roba e lavi la tua macchina appena ci si poggia un po’ di polvere

Che ragioni col portafogli al posto del cuore

E riempi di ipocrita perbenismo la tua vita, ammorbando quella degli altri

Tu che vai al bar a fare il tifo per gli sbirri che prendono a calci il ladro applaudendo specie se rom o negro…tu che straparli di sicurezza e tolleranza zero, fai il tifo per gli sbirri che mi pestano in galera e nei CPT

Gli stessi sbirri , d’altro canto, da cui fuggi se ti cercano perché evadi , perché picchi tuo figlio o non paghi tutta la cocaina

che pippi nei tuoi festini

gli stessi sbirri che fuggi quando ti cercano per chiederti dei “buffi” che hai fatto per avere il SUV

o la casetta al mare da sanare

a te brutto escremento dedico questo

Claudio LolliBorghesia (Studio Version)

Pezzo di merda di un borghese piccolo piccolo piazzaleloreto

leggiti il testo e se ti é sfuggito ti aiuto io

a ricordartelo riscrivendotelo qui

Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia
non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia.
Sei contenta se un ladro muore se si arresta una puttana
se la parrocchia del Sacro Cuore acquista una nuova campana.
Sei soddisfatta dei danni altrui tieni stretti i denari tuoi
assillata dal gran tormento che un giorno se li riprenda il vento.
E la domenica vestita a festa con i capi famiglia in testa
ti raduni nelle tue Chiese in ogni città , in ogni paese.
Presti ascolto all’omelia rinunciando all’osteria
cosi grigia così per bene, ti porti a spasso le tue catene.
Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia
non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia.
Godi quando gli anormali son trattati da criminali
chiuderesti in un manicomio tutti gli zingari e intellettuali.
Ami ordine e disciplina, adori la tua Polizia
tranne quando deve indagare su di un bilancio fallimentare.
Sai rubare con discrezione meschinità e moderazione
alterando bilanci e conti fatture e bolle di commissione.
Sai mentire con cortesia con cinismo e vigliaccheria
hai fatto dell’ipocrisia la tua formula di poesia.
Vecchia piccola borghesia per piccina che tu sia
non so dire se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia.
Non sopporti chi fa l’amore più di una volta alla settimana
chi lo fa per più di due ore, chi lo fa in maniera strana.
Di disgrazie puoi averne tante, per esempio una figlia artista
oppure un figlio non commerciante, o peggio ancora uno comunista.
Sempre pronta a spettegolare in nome del civile rispetto
sempre là fissa a scrutare un orizzonte che si ferma al tetto.
Sempre pronta a pestar le mani a chi arranca dentro a una fossa
sempre pronta a leccar le ossa al più ricco ed ai suoi cani.
Vecchia piccola borghesia, vecchia gente di casa mia
per piccina che tu sia il vento un giorno ti spazzerà via
.”

Che nessuno di voi pensi di cavarsela

senza passare ancora per

Piazzale Loreto

Torba


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