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Non solo il ponte di Calatrava: Venezia per i disabili è off-limits

Venezia è stata negli ultimi giorni, oggetto di critiche riguardo alla sicurezza nei canali dovuta all'eccessivo traffico fra gondole e vaporetti. Ma si è riaccesa la polemica anche nei confronti dell'innovativo ponte della Costituzione di Calatrava, sul Canal Grande, pericoloso con la pioggia e inaccessibile ai disabili. Non si tratta tuttavia del solo ostaolo che la città pone ai portatori di handicap.

Progettato dall'architetto Calatrava, tornato alla ribalta per l'accusa di aver fatto triplicare i costi di costruzione, il ponte della Costituzione presenta non pochi difetti.

L'opera oltre a essere definita dalla maggior parte degli esperti in materia di Arte e architettura, come Vittorio Sgarbi, troppo moderna e per nulla coerente con lo stile architettonico della città lagunare, ha anche la colpa di essere inaccessibile ai portatori di handicap, essendo composta interamente da tanti piccoli gradini, i quali si sono rivelati scivolosi e pericolosi per chiunque in caso di pioggia.

Tuttavia il ponte di Calatrava va solamente ad aggiungersi alla lunga lista di barriere architettoniche che caratterizzano Venezia. Visitando la città infatti, si possono notare da subito le difficoltà che una persona in carrozzella, anche se accompagnata, incontrerebbe nel viverla o visitarla.

Arrivando alla stazione ferroviaria di Santa Lucia, centrale a Venezia nonché modo più economico per raggiungere la laguna, il ponte subito esterno presenta anch'esso dei gradini, insormontabili per una carrozzella. Dal momento che si trova sul Canal Grande, si capisce bene quanto sia fondamentale. I ponti sul canale non sono molti, solamente tre, ma tutti presentano barriere architettoniche.

All'interno delle due isole maggiori, sulle due sponde del Canal Grande, sono presenti inoltre moltissimi ponti, in quanto si trovano molti piccoli canali fra i vari edifici, al posto delle strade.

Questi ponti minori sono fondamentali per collegare le sponde dei diversi canali e chiunque vada a Venezia può rendersi conto che camminando per i vicoli della città, capita di doverne attraversare molti. Tuttavia anche questi ponti sono nella maggior parte dei casi composti da scalini all'accesso o lungo tutta l'arcata.

Si potrebbe obiettare che, trattandosi di ponti costruiti molti secoli addietro, nel Medio Evo, l'accortezza nei confronti dei portatori di handicap non era all'epoca concepita. Questo infatti può giustificare l'inaccessibilità dei ponti trecenteschi, ma non certo il moderno ponte di Calatrava.

Porre delle pedane o minipedane, fra uno scalino e l'altro, per rendere anche gli antichi ponti attraversabili dalle carrozzelle, non renderebbe certo tali strutture brutte o poco accordate all'architettura del passato, specialmente se si considera che il ponte di Rialto è sommerso da attività commerciali le cui strutture non presentano certamente nulla che sia in accordo col territorio circostante.

La città potrebbe divenire non soltanto più vivibile, ma mostrerebbe anche rispetto e attenzione verso persone diversamente abili.

Foto: Andrea Tornabene/Flickr

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