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Non c’è alternativa: in questo panorama politico aspettiamo solo il botto finale

Aspettare il botto. Ormai non ci resta altro, da fare. I partiti si stanno sciogliendo come catrame sotto un sole di pieno Agosto, incapaci di riformarsi anche soltanto per far finta, appoggiando incondizionatamente qualsiasi individuo, linea politica o schifezza invereconda possa salvare le poltrone dei loro degni caporioni, caporali e portaborse.

Il Presidente della Repubblica ha di fatto contribuito allegramente e con orgoglio a mandare al macero la Costituzione consegnando il Paese, popolazione compresa nel pacchetto, ad un’accozzaglia di banchieri, affaristi, mafiosi, potentati, corrotti e corruttori.

Movimenti di lotta e centri sociali, almeno qui da noi, nel frattempo tacciono, o meglio mugugnano tra di loro, presi come sempre, più dalle loro beghe interne, simili per tristezza e squallore a quelle di qualsiasi altro partitino extraparlamentare, che dalla voglia di approfittare di questo momento di debolezza del Regime per scatenare rivolte a tappeto, in un momento, per altro, in cui le popolazioni di tutta Europa da un lato puniscono tutti coloro che sono stati o sono complici delle politiche criminali di chi ha il bastone del comando in mano, mentre dall’altro rischiano di finir per consegnarsi, per restare nei nostri confini, nelle mani di personaggi come Beppe Grillo, che alla fine è diventato perfettamente complementare al gioco di potere e sta costruendo le fortune del suo movimento sulle ceneri di Lega e PDL, altro che “PD meno elle”.

Sul fronte della “Sinistra Istituzionale” c’é da sperar poco e niente, se non danni estesi che non potranno, quando arriveranno (perché arriveranno), aggravare una situazione che già di suo fa venire i brividi. Bersani che lecca il suolo calpestato da Monti, Vendola e Di Pietro fanno lo stesso nei confronti di Bersani, Ferrero e compagnia bella a seguire si occupano di Vendola e Di Pietro e via così all’infinito, senza soluzione di continuità.

Ad intellettuali e giornalisti direi che non è il caso di chieder troppo, considerato anche il tempo che han gettato via dalla finestra per discettare su se fosse il caso di baciare il rospo o meno, visto che di rospi è piena la storia d’Italia, e mai nessuno di questi simpatici animaletti ha contribuito a migliorare le condizioni sociali, economiche o politiche del paese o della sua popolazione.

Ah, già, giusto: i sindacati!

Sì, sarà meglio cominciare ad entrar nell’ordine di idee che dobbiamo soltanto aspettare il botto finale.

Vedrete, ci sarà da divertirsi.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.67) 14 maggio 2012 13:07

    Non lo so... quest’articolo, è aria fritta.
    Che cosa dice, che non sappiamo già?

    Che la nostra classe politica è persa in una ricerca del tempo perduto, ancor più autoreferenziale di quella di Proust, tutta tesa a puntellare gli scranni finora occupati? Lo sapevamo già.

    Che non dobbiamo aspettarci miracoli da Grillo, l’uomo che ha inaugurato la rivolta al partitismo a colpi di ferrea disciolina di partito in puro stile centralismo democratico? Lo sospettavamo, pure quello. E, dopo il trucco del "non appoggiamo candidati", c’abbiamo le prove. Come disse il fratello di Pieraccioni ne "Il Ciclone".

    Che alle elezioni andremo o con la vecchia legge elettorale, o con una nuova che - avendo utilizzato già il termine Porcellum - avremo a chiamare DioPorcum? Lo sappiamo, lo sappiamo.

    Che i nostri "contestatori di professione" non osano, dopo vent’anni di Digos e servizi vari alle porte e dentro casa, muoversi dalle nicchie in cui si sono consolidati e preferiscono discutere del sesso degli angeli - anarchicamente parlando - che non prospettare azioni di protesta? Lo sappiamo e, a dir la verità, non gli diamo neppure torto.

    Provate voi a metter su, che so, un corso di cucina... al massimo alla seconda lezione, vi troverete con qualche potenziale allievo dubbiamente interessato che, comunque, un’occhiaat a che veramente fate lezioni di cucina la da. Se non è Digos o servizi, alla minima è un maresciallo dei carabinieri...

    L’articolo manca di dirci quello che sarebbe più interessante sapere. La forma di questo "botto finale". Quale sarebbe? Una bella guerra civile? Il ritorno delle bande partigiane e dei regolamenti di conti che funestarono l’Italia del ’46-’48?

    Un golpe di stato di Carabinieri e Polizia - stufi tutti di schiattare per una classe politica che commette tanti reati quanto la più malfamata banda della mala, salvo poi ritrovarsi tagli ai finanziamenti ogni 3x2 e vedere di prima persona sprechi e malversazioni - in puro stile Bananas?

    Ecco, non sarebbe male se l’autore ci dicesse quale, tra i tanti botti possibili, vede più probabile.

    Perché, a seconda di quale esso fosse, il decorso post-botto sarebbe molto diverso. Ed anche se, forse, adesso è fantapolitica, iniziare ad avere dellle ipotesi su cui lavorare non sarebbe male.

    • Di (---.---.---.251) 14 maggio 2012 13:14

      Bello sfogo ma adesso ci vorrebbe la palla di cristallo per sapere come andrà a finire e potrebbero pure trovare un modo ri ripulirsi da soli.

    • Di (---.---.---.159) 16 maggio 2012 23:51

      Non sono d’accordo sull’assunto che il pezzo sia aria fritta, a partire dal presupposto che se ci fosse tutta questa consapevolezza non ci troveremmo nelle condizioni in cui siamo. Per quanto riguarda la forma del botto, penso che dovremmo prepararci ad affrontare le rivolte per il pane.
      Provo a spiegare.
      Mi pare, da questi commenti, che la situazione sia ben chiara a tutti, come dovrebbe essere altrettanto chiaro che le classi dirigenti europee non hanno la minima idea di come tirarsi fuori dai guai, presi come sono ad ubbidire alle direttive padronali di mercati che ormai non sanno far altro che far terra bruciata, cambiare posto, far di nuovo terra bruciata e così via, senza soluzione di continuità.
      Quanto pensate che potrà reggere, questo sistema, incentrato sullo spolpamento di qualsiasi tipo di risorsa, umana e non, incurante della macelleria sociale che sta causando per qualche bilancio trimestrale in positivo? Il botto arriverà come succede a quei palazzi che cominciano a creparsi senza che nessuno se ne curi e ad un certo punto vengono giù di colpo seppellendo tutto quello che c’è al loro interno. Per come la vedo, l’accozzaglia di delinquenti che occupano gli scranni dei vari parlamenti, continueranno su questa strada perchè è l’unica che hanno a disposizione per salvare poltrone, mazzette e privilegi. e prima o poi succederà che chi oggi va a prendere il pacco viveri alla caritas non avrà più la possibilità di fare neanche quello, perchè, temo, quando capiremo che stiamo andando a spiaccicarci dritti contro un treno in corsa sarà troppo tardi, e le premesse ci sono tutte.
      Intere porzioni di territori che franano, venendo giù come forme di gelatina che a forza di buchi alla fine si afflosciano, file di settimane per ritirare una Social Card, che potremmo chiamare tranquillamente tessera annonaria, da quaranta euro al mese, senza parlare dell’ondata di suicidi che da qualche tempo sta devastando famiglie intere.
      Non vi pare, alla luce di tutto ciò, che sia abbastanza chiaro che tipo di botto ci aspetta?

  • Di (---.---.---.237) 14 maggio 2012 13:15

    grazie per l’illuminazione!! ci sentiamo a capodanno...

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