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Nodo TAV irrisolto di Firenze: Idra propone di accompagnare il premier Conte e il ministro Toninelli sui cantieri della città Unesco

Nella giornata in cui Giuseppe Conte e Danilo Toninelli visitano l’incompiuta Asti-Cuneo, l’associazione fiorentina Idra chiede di poter documentare in diretta il premier e il ministro sullo scandalo dei cantieri inconclusi e inconcludenti aperti come ferite inaccettabili nella città patrimonio dell’Unesco.

“Avendo appreso della Vostra intenzione di effettuare una ricognizione dello stato dei cantieri infrastrutturali irrisolti nella penisola, scrive Idra, ci sarà gradito poterVi accompagnare nel corso del sopralluogo in programma nella città di Firenze, patrimonio Unesco, sulla scorta della nostra venticinquennale esperienza di monitoraggio della cantierizzazione TAV della linea appenninica Bologna-Firenze del Nodo ferroviario del capoluogo”.

E aggiunge:

“Gradiremmo poterVi documentare, nella circostanza, le principali falle dell’inconcludente previsione di stazione sotterranea e doppio tunnel nelle viscere di Firenze.

Si tratta di una soluzione imposta 20 anni fa alla città capitale della cultura senza dibattito pubblico, e approvata zoppa della stazione, che è stata poi riproposta quattro anni e mezzo più tardi senza valutazione di impatto ambientale, faraonica ancorché a servizio di due soli binari.

Il progetto risulta apparentemente privo di una pianificazione urbanistica e trasportistica attendibile.

Motore economico, un’architettura contrattuale perversa, che ha lasciato al controllato i poteri del controllore.

L’intera impalcatura del malaffare sviluppatosi già agli esordi della cantierizzazione è stata rovesciata come un calzino dall’inchiesta promossa della Direzione Distrettuale Antimafia a gennaio 2013 (è attualmente in corso presso il Tribunale di Firenze il processo che ne è scaturito).

Gravi elusioni sono state registrate anche nel procedimento di approvazione degli interventi.

L’intera vicenda è stata accompagnata inoltre da una grottesca schizofrenia di ripensamenti e contro-ripensamenti nel merito dell’opera da parte di tutti i principali attori istituzionali.

Infine, si registrano la ‘naturale’ lievitazione esponenziale dei costi per le casse pubbliche, l’uscita di scena delle imprese esecutrici leader colpite da crisi finanziarie endogene e il testardo rifiuto di interlocuzione con i cittadini da parte delle amministrazioni locali, Comune di Firenze e Regione Toscana”.

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