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 Home page > Attualità > Cronaca > No Tav e Marcegaglia. Non sono Maddalena

No Tav e Marcegaglia. Non sono Maddalena

“Un paese civile e democratico come l’Italia non può permettersi la permanenza di un presidio come quello del villaggio Maddalena, al di fuori della legalità. La Tav è un’opera fondamentale per lo sviluppo dell’Europa e un’infrastruttura importante per mantenere i collegamenti dell’Italia a livello internazionale. Per questo è fondamentale che i cantieri partano entro fine mese, per non perdere quote di finanziamento europeo”. (Emma Marcegaglia)

Lasci stare la civiltà e la democrazia, madame. Civiltà e democrazia significano dialogare con i territori sui quali si vogliono costruire le infrastrutture ad alto impatto ambientale, ascoltare i cittadini riguardo le loro perplessità e paure e non imporre a bastonate gli interessi economici degli appaltatori con i soliti celerini che in questa stagione si eccitano neanche sentissero il profumo del napalm la mattina presto. Ci spieghi perché non potete fare a meno della TAV e siete tanto infoiati all'idea dei finanziamenti europei (ammesso che mai arrivino), se è una cosa che si può dire ad alta voce. A maggior ragione se anche Tremonti ormai considera l'operazione come troppo onerosa e ne preferisce una versione light approvata anche dai francesi.


Lasci stare la legalità, signora mia. O almeno pensi prima ai troppi operai che muoiono nei suoi stabilimenti, all'albergo alla Maddalena (che combinazione) costato a noi fessi suoi concittadini 120 milioni di euro per il G8 abortito del 2009 ed a lei affittato dalla Bertolaso Band alla cifra da hard discount di 60 mila euro l'anno, alle altre speculazioni edilizie ai limiti dello scempio ambientale tipo Malfatano, ed alle altre magagnucce di famiglia
 
Ci offra argomenti più consistenti dell'elogio dell'uso della forza. Altrimenti hanno ragione i comunisti, si è solo dei padroni di merda.

Commenti all'articolo

  • Di Renzo Riva (---.---.---.190) 29 giugno 2011 01:09
    Renzo Riva

    La laurea in psicologia l’associo ai fancazzisti.
    L’italia abbisogna d’Ingegneri.
    Poi parlano della disoccupazione giovanile.
    Come però diceva qualcuno molto più autorfevole di me:
    Meglio fare il giornalista che lavorare. Vero Lameduck?

  • Di Lameduck (---.---.---.246) 29 giugno 2011 21:21

    Egregio Riva,

    per sua norma io lavoro, le mie quaranta ore settimanali più gli eventuali straordinari di reperibilità il sabato e la domenica e faccio un lavoro che lei sicuramente non farebbe e che ha solo marginalmente a che fare con la psicologia che ho studiato. Come tanti laureati ho dovuto reinventarmi una carriera adattandomi a ciò che mi offriva il mercato del lavoro ma ne sono molto felice ed orgogliosa.
    La laurea in psicologia, che lei disprezza, costa fatica a chi studia e soldi ai genitori che ti permettono di studiare e, per quanto mi riguarda, non me l’ha regalata nessuno.
    Meglio prendersela con chi esprime scrivendo le sue opinioni che sforzarsi di produrne delle proprie, vero Riva?

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