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Nazione Rom, Mela Hadzovic e Romano Halilovic incontrano il Ministro Buonafede per la giustizia sulla Strage di Centocelle

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Strage di Centocelle: verità e giustizia per Angelica, Francesca ed Elisabeth

Il Ministro Alfonso Buonafede ha disposto un incontro con l'Associazione Nazione Rom (ANR), Mela Hadzovic e Romano Halilovic, madre e padre di Angelica, Elisabeth e Francesca, le bambine di etnia Rom, barbaramente assassinate la notte tra il 9 ed il 10 maggio 2017, a Centocelle, Roma. L'incontro concordato, avverrà l'11 dicembre 2018, alle ore 11.00, nella sede del Ministero di Grazia e Giustizia in Via Arenula 70 a Roma.

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Strage di Centocelle: verità e giustizia per Angelica, Francesca ed Elisabeth

L'incontro è motivato ad ottenere l'estradizione in Italia, dalla Bosnia Erzegovina, di Renato Seferovic, indicato dal Tribunale di Roma come l'autore materiale del lancio delle molotov che causarono l'incendio del camper dove viveva la famiglia di Mela e Romano e del quale è stato richiesto l'arresto, da parte del Giudice Massimo di Lauro, in data 11 settembre 2017.

 

L'ex Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha firmato un accordo bilaterale con la Bosnia Erzegovina che prevede l'estradizione delle persone accusate di omicidio. Renato Seferovic, è stato fermato in Bosnia Erzegovina, l'11 ottobre 2017, ma venne immediatamente rilasciato: lo ha riferito la dott.ssa Anna Cascella dell'Ambasciata Consolare dell'Italia a Sarajevo, in una lettera indirizzata a Marcello Zuinisi, legale rappresentante ANR in data 9 marzo 2018, nella quale si afferma: "le confermo che il signor Seferovic è stato arrestato in data 11 ottobre 2017, in quanto oggetto di ricerca internazionale di polizia, ma successivamente liberato essendo di cittadinanza bosniaca".

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Verità e Giustizia per Zhang Yao

In una successiva missiva, ricevuta dall'Ambasciatore d'Italia a Sarajevo, dott. Nicola Minasi, in data 23 marzo 2018, si affermava: "le confermo che la richiesta di estradizione è stata regolarmente inoltrata alle Autorità Locali, come anticipato dal Ministero degli Affari Esteri della Cooperazione Internazionale e che questa Ambasciata ne segue l'iter con la massima attenzione".

 

Intanto, domani mattina (7 novembre 2018), alle ore 9.30, si terrà udienza davanti alla Terza Corte di Assise del Tribunale di Roma, nell'aula bunker, in Via del Casale di San Basilio 143, dove comparirà, davanti ai Giudici, Serif Seferovic, fratello del Renato, anch'egli accusato dell'efferrato delitto conosciuto come la STRAGE DI CENTOCELLE.

 

La moglie di Renato, Vicola Lisabetta, è stata già giudicata per l'assassinio di Angelica, Francesca ed Elisabeth, con rito abbreviato e è stata ritenuta colpevole dei reati a lei ascritti. La condanna inflittagli è stata di 20 anni di reclusione.

 

In aula, davanti alla Terza Corte di Assise, sono inoltre emerse le motivazioni che hanno portato Renato Seferovic, Serif Seferovic e Vivola Lisabeta a commettere l'omicidio del 9/10 maggio 2017: esse sono da rintracciare nel ruolo avuto da Romano Halilovic relativamente alla morte della cittadina cinese Zangh Yao, morta a Roma il 5 dicembre 2016, nei pressi del campo Rom di Via Salviati, travolta da un treno mentre rincorreva Serif Seferovic che le aveva scippato una borsa di notevole valore economico, davanti alla Questura di Roma.

 

Romano Halilovic e con lui numerosi cittadini Rom residenti in Via Salviati, aiutarono la Polizia di Stato nel far rintracciare i responsabili dello scippo ed in particolare Serif Seferovic: il padre di Angelica, Francesca ed Elisabeth chiedeva GIUSTIZIA per ZANGH YAO e non esitò ad indicare alle forze dell'ordine chi, secondo lui, era responsabile di quel delitto. La Polizia di Stato arrestò successivamente proprio Serif Seferovic che fu processato e condannato per il furto.

 

Sui media, giornali, televisioni è emersa, ad oggi, una ricostruzione falsa e fuorviante delle motivazioni dell'assassinio delle tre sorelline Rom di 4, 8 e 20 anni: si è sempre parlato di "faida tra famiglie Rom" e "lotta tra clan" mentre la verità è un'altra: il cittadino Romano Halilovic, aiutò la Polizia di Stato a far arrestare Serif Seferovic, come autore dello scippo della borsa di Zangh Yao e per questo motivo fu vittima, insieme a sua moglie ed ai suoi figli di un gesto "criminale". Da una parte degli assassini, dall'altra un cittadino che con coraggio ha denunciato chi violava la legge.

 

Renato Seferovic è la persona che, secondo la Procura ed il Tribunale di Roma, lanciò materialmente due molotov, contro il camper di Romano Halilovic, Mela Hadzovic e dei loro 11 figli, la notte tra il 9 ed il 10 maggio 2017: per questo continuiamo a chiedere allo STATO ITALIANO il massimo impegno per ottenere la sua estradizione consentendo un GIUSTO PROCESSO davanti ai GIUDICI. Chiediamo VERITA' e GIUSTIZIA per ANGELICA, FRANCESCA ed ELISABETH.

 

https://www.youtube.com/watch?v=pn9o9ojxf_c

 

Chiediamo VERITA' e GIUSTIZIA sulla truffa in atto in Italia e relativa di Fondi Strutturali Europei, stanziati dalla Commissione Europea, dati all'Italia nel periodo 2014 - 2020: sono sette i miliardi di euro impegnati tramite 62 programmi per l'inclusione sociale, abitativa, lavorativa, sanitaria, scolastica, di senza fissa dimora, Rom Sinti Caminanti (RSC), delle vittime di tratta, prostituzione e schiavitù, dei minori non accompagnati. Denaro pubblico stanziato tramite i programmi operativi nazionali PON INCLUSIONE 2014 - 2020 (1.250.000.000 euro), PON METRO 2014 - 2020 (894.000.000 euro) e 60 programmi operativi regionali FES, FESR e FEASR.

 

Dopo la STRAGE DI CENTOCELLE e sino ad oggi, la famiglia di Romano Halilovic e Mela Hadzovic, ha continuato a vivere in uno stato di totale esclusione ed emarginazione, dormendo in strada e nei parcheggi e con loro i 40.000 cittadini RSC presenti in Italia, confinati dentro luoghi di autentica apartheid come i "campi rom" o ingiustamente sgomberati da luoghi, come il CAMPING RIVER, dove vivevano, in reale e concreta protezione abitativa, sanitaria e scolastica.

 

Al 30 giugno 2017, prima della gestione operata dal Sindaco Virginia Raggi e da Roma Capitale, nel Camping River non era presente un solo casa di malattia infettiva: l'85% dei minori presenti frequentava con successo e regolarità le scuole della zona. Il 26 luglio 2018, tutte le famiglie furono sgomberate con il pretesto di una "emergenza igienico sanitaria" ed adesso vivono sotto i ponti e sulle strade del XV Municipio o sparse sui terreni incolti ed abbandonati della Capitale;

 

Nel campo di CASTEL ROMANO, teatro dell'inchiesta denominata MAFIA CAPITALE, vivono 1076 cittadini Rom, Sinti, Caminanti in condizioni igienico-sanitarie spaventose: nell'ottobre 2017 abbiamo presentato interrogazione parlamentare ottenendo risposta dall'ex Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Accertate, decine di casi di scabbia e leptospirosi. Da almeno sei anni, per effetto delle brutali condizioni di vita, del suolo, del'acqua, è morta, ogni mese una persona, ammalata di tumori e leucemie. Percentuali terribili che se fossero estese a tutta Roma Capitale avrebbero comportato la morte di 500.000 cittadini. E' una autentica strage quella in corso.

 

Ci siamo rivolti alla Magistratura c/o il Tribunale di Roma denunciando quanto in atto, alla Commissione Europea, chiedendo la sospensione dei finanziamento concessi tramite i FONDI STRUTTURALI EUROPEI ed il 5 dicembre, incontreremo per questo, a Roma, il Comitato Economico Sociale Europeo.

 

Abbiamo chiesto, sin da ora, al Ministro Alfonso Buonafede, al Governo, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Dipartimento Pari Opportunità, ad UNAR, al Ministro all'Economia e Sviluppo Economico Luigi di Maio ed al Ministro dell'Interno Matteo Salvini, di convocare, in tempi brevi, il TAVOLO DI INCLUSIONE SOCIALE RSC, previsto dagli ACCORDI QUADRO STRUTTURALI EUROPEI, all'interno del quale programmare la corretta gestione dei FONDI STRUTTURALI EUROPEI, garantendo inclusione abitativa, lavorativa, scolastica e sanitaria ai cittadini senza fissa dimora, alle vittime di tratta, di prostituzione, di schiavitù, ai minori non accompagnati, ai cittadini RSC, a Romano Halilovic, Mela Hadzovic ed ai loro 8 figli.

 

ufficio stampa e comunicazione

Associazione Nazione Rom

tel +39 3281962409  email [email protected]

 

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