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Napoli: approvati progetti per 667 milioni di euro per lo sviluppo del porto

"Con questi interventi potremmo triplicare il fatturato del porto di Napoli". Raffaele Aiello, amministratore delegato della SNAV, società del gruppo MSC di Gianluigi Aponte, sul futuro della prima azienda campana per fatturato ed importanza strategica.

“Napoli per la sua posizione dovrebbe avere un porto internazionale, invece sta diventando un porto regionale. Il porto di Napoli è la prima realtà economica della regione, fattura circa 800 milioni di euro all'anno, è come se fosse una grande industria, la più importante. Il molo Beverello è invece rimasto pressoché identico a quello che era ottanta anni fa, inoltre sono quarant'anni che non viene dragato, il che significa che il livello del pescaggio delle navi si è alzato progressivamente”. Classe 1946, figlio di una famiglia di agricoltori di Sorrento, il comandante Raffaele Aiello, dal 2006 amministratore delegato della SNAV, società del gruppo MSC Mediterrean Shipping Company, di Gianluigi Aponte, società leader mondiale nella gestione delle linee cargo, è diventato un “capitano d'impresa” dopo una carriera iniziata a 14 anni, come mozzo sulla linea Napoli-Capri. All'età di 19 anni, dopo aver conseguito il diploma all'istituto di Nautica “Nino Bixio” di Piano di Sorrento, ha cominciato a lavorare sulle navi dei più importanti armatori, passando dalla Lauro alla società di navigazione D'Amico, approdando poi alla Tirrenia con la quale è diventato primo comandante a 43 anni, in seguito direttore generale.

La SNAV (Società Navigazione Alta Velocità) è il ramo veloce del gruppo Aponte e si occupa prevalentemente del trasporto passeggeri e di merci su gomma. Attualmente la flotta è composta da 5 traghetti, che effettuano la linea Napoli-Palermo, la Genova-Porto Torres e la linea estiva Ancona-Spalato; e 12 mezzi veloci per i collegamenti per tutto il golfo di Napoli, le isole pontine e le Eolie.

Per il comandante Aiello parlano i numeri, “dal 2002 ad oggi, la SNAV è passata da 134 occupati a circa 900 attuali, tutti italiani, quasi tutti campani. Sono lavoratori napoletani, della fascia torrese e sorrentina, aree che hanno una grande tradizione marittima. Movimentiamo complessivamente tre milioni e mezzo di passeggeri all'anno, circa due milioni di passeggeri solo nel golfo di Napoli. La nostra società esercita collegamenti veloci sotto obbligo di regione, senza alcun contributo da parte delle istituzioni locali o dello Stato italiano.”

Il settore del trasporto marittimo ha risentito della crisi meno di altri comparti dell'economia locale e i dati che snocciola il comandante fotografano la situazione, “l'anno scorso abbiamo avuto solo un 3% di calo dei passeggeri, perché abbiamo la fortuna di operare in un comparto che è uno dei più belli del mondo. Le navi da crociera, che stanno supportando seriamente l'economia locale da alcuni anni a questa parte, garantiscono un flusso turistico che incide poi sulle escursioni collegate: Capri, Pompei, Ercolano, Sorrento, Positano, Ischia, Procida. Nonostante l'assenza di contributi pubblici non abbiamo alzato il prezzo dei biglietti. I fattori che stanno causando la crisi del settore, appesantendo enormemente i bilanci, sono di natura 'istituzionale'. C'è stato l'aumento dell'IVA sui carburanti e sui pezzi di ricambio, ci hanno tolto gli sgravi contributivi IRPEF per i marittimi, poi abbiamo avuto l'aumento del carburante, che è quasi raddoppiato, il 20% in più solo quest'anno.”

Il comandante Aiello, che è membro del Comitato Portuale di Napoli, in rappresentanza degli armatori, affida le speranze per l'innovazione del comparto ai progetti approvati per il prossimo triennio, per importi complessivi di 667 milioni di euro, gran parte dei quali fondi PON-FESR 2007-2013: “Senza infrastrutture adeguate, con la tendenza al gigantismo dei portacontainer e delle navi da crociera, le navi di una certa dimensione già non scalano più a Napoli ed è difficile che altri concessionari vengano ad investire. Il porto potrebbe triplicare i fatturati se ci impegnassimo tutti a fare in modo che ci fosse un reale sviluppo, perché in questi anni c'è stato solo un mantenimento delle rendite di posizione. Invece abbiamo bisogno di avere una forza unita e dirompente per creare sviluppo. In questo progetto sono previsti interventi quali il dragaggio, la colmata delle antiquate darsene a pettine per lo stoccaggio dei container, portando lo spazio disponibile da 250.000 a 350.000 metri di superficie. Ci sarà la nuova darsena petroli, che eviterà l'approdo delle petroliere nel porto, con delle pipeline esterne, come esistono in tutti i porti del mondo. Ci saranno poi degli interventi infrastrutturali, un'area extra Schengen per creare collegamenti con il nord Africa, verrà prolungata la la linea ferroviaria e sarà inoltre ripristinata la linea marittima per Malta. Questi interventi in verità erano già previsti nel piano operativo portuale 1993/97, in venti anni non siamo riusciti a portare avanti una sola problematica.”

L'impegno della SNAV non è solo di natura imprenditoriale, anche quest'anno, in occasione dell'anniversario della strage di Capaci, le navi della compagnia accompagneranno i ragazzi che andranno a Palermo per la manifestazione indetta il 23 maggio dalla fondazione Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, “quest'anno saranno 2600 ragazzi delle scuole che partiranno da Napoli e da Civitavecchia con due nostre navi. E' una iniziativa alla quale teniamo molto. Prima i ragazzi giungevano a Palermo con i treni, un giorno intero di viaggio. Ogni anno io e mia moglie accompagnamo i ragazzi con la nave. Due anni fa per me è stato un momento di grande commozione quando, nella cerimonia di commemorazione, alla presenza del Presidente Giorgio Napolitano, e dei ministri del governo, c'era ad esempio il ministro Maroni, Maria Falcone nell'introduzione ha voluto personalmente ringraziarci sottolineando che la nostra è una azienda napoletana.”

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