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Movimento 5 Stelle all’estero: intervista a Omar Bassalti

Prego, si presenti.

Omar Bassalti, 33 anni, laurea in ingegneria meccanica. Lavoro e vivo a Singapore da dicembre 2010. A novembre 2010 quello che vedevo era uno scenario di crisi finanziaria e di debito nazionale che credo sia ben presente a tutti.

Lavorando a tempo indeterminato come Proposal Engineer in un'azienda, la prospettiva sarebbe stata quella di poter diventare Proposal Manager nel giro di qualche anno, presso la medesima o altrove. Operando nel settore Oil & Gas non posso dire che mancassero lavoro e potenziale, ma nonostante ciò che di buono comunque c'era ho optato per un cambio. Era arrivato il momento di schivare molti rischi prettamente italiani e mettersi in gioco per vedere il mio reale valore, in un paese che dà spazio ai talenti. Io non so se ho talento o meno, ma in ogni caso dopo un anno sono ancora a Singapore e ho un lavoro che mi paga.

Ho scelto Singapore per molti motivi, ma i primi tre sono:
a) fattore economico: una situazione buona anche se legata al gigante cinese;
b) fattore ambientale: posizione geografica strategica e ottimo clima;
c) fattore professionale: molteplici possibilità (come anche a Milano ci sono per il mio settore) e meritocrazia (che invece a Milano latita).

Sottolineo che, pur avendo avuto occasione di imparare molto e avendo lavorato con diversi validi colleghi, in Italia come ingegnere avevo uno stipendio da fame in relazione alle mie aspettative. Il mio futuro sarebbe stato quello del giovane funambolo sul filo per far tornare i conti e che deve oltretutto subire lo smacco di trovarsi talvolta al cospetto di dirigenti “piazzati all'italiana”. Inoltre avrei dovuto sopportare una classe politica che reputo ridicola. È finita che, pur non essendo uno di quelli messi peggio, me ne sono voluto andare. Credo vi sia ancor più da riflettere di fronte a ciò.

Qual è il suo rapporto con la comunità italiana in Singapore e il suo rapporto con l’Italia?

Arrivato nel dicembre 2010 mi sono inserito subito bene con la comunità italiana in Singapore. La comunità si compone di 2000 italiani. Di cui 1300 iscritti all’AIRE (ndr: l'anagrafe degli italiani residenti all'estero). Io ho creato un gruppo su Facebook dove ci occupiamo delle problematiche varie degli italiani che vogliono trasferirsi qui.

Mi informo giornalmente per quanto riguarda le vicende, politiche e non, del mio Paese e ritengo sia molto importante rimanere sempre aggiornati su quello che succede in italia. È grazie a questo mio costante interessamento che - vedendo la situazione - ho deciso di candidarmi con il Movimento 5 Stelle.

Quali sono i suoi valori e ideali? Come nasce il suo impegno politico e come è arrivato alla decisione di candidarsi?

Come prima cosa posso dire che i miei valori e ideali sono quelli che la mia famiglia mi ha trasmesso, cioè correttezza e legalità. La presa di responsabilità per le decisioni prese è un altro fattore che nei politici italiani non vedo. Troppo spesso decidono con leggerezza. La mia decisione di candidarmi è giunta dopo anni in cui seguo e seguivo già alcune persone elette nella mia zona a Milano. Mi piace molto lo stile attivo di queste persone prestate alla politica, come agiscono e come riportano alla popolazione.

Si riconosce completamente nel programma del suo movimento? Possibili miglioramenti?

Assolutamente tutto è migliorabile e perfettibile. Se eletto sicuramente mi scontrerò con tematiche quasi sicuramente non previste nel nostro programma. Ma i capisaldi devono essere ben fissati nelle menti dei nostri attivisti imprestati alla politica. Li condivido in pieno.

I miglioramenti possibili sul programma sono in ambito di politica estera, lavoro e economia. Per quanto riguarda l’ambito economico ritengo sia importante un referendum nazionale sull’euro, anche se oramai è troppo tardi. È importante che sia il popolo italiano a decidere e dare feedback su un sistema che è imposto dall'alto. Cosi come allo stesso tempo, il voler dare la possibilità di scelta non vuole automaticamente implicare l’essere contrario all’euro. Io non sono contrario all’euro e all’unione monetaria.

Credo che sia un buon ombrello di protezione con tutti i minus e plus di un sistema economico di questo tipo. Allo stesso tempo un limite per le esportazioni se troppo forte, ma anche una protezione delle economie deboli come la nostra, storicamente nelle mani di una lira italiana di facile attaccabilità. Oggi se si attacca l’euro si colpisce un intero continente e non un singolo Stato.

Come si sta svolgendo la sua campagna elettorale?

La mia campagna elettorale mi ha visto impegnato su tutto il fronte dell’AAOA (ndr: la circoscrizione estera comprendente Africa, Asia, Oceania e Antartide) e non mi sono voluto concentrare solo in Australia come invece la maggioranza dei candidati ha fatto.

Penso 
sia un limite e non sia giusto nei confronti delle migliaia di italiani che sono sparsi tra questi tre continenti. Mi sono recato ad Hong Kong per incontrare alcuni elettori e Francesco Pecorari, mio compagno di avventura M5S AAOA alla camera. Dopo ho deciso di fare un giretto in Australia e sono passato a conoscere Ermenegildo Pin a Sydney, poi alcuni giorni a Melbourne per un dibattito riguardante queste elezioni all’università Swinburne. Quindi ho completato il giro a Perth, incontrando il console e la comunità italiana.

Tutto questo è stato finanziato dal sottoscritto, lavorando ovviamente.

Da più parti si chiede una moralizzazione della politica, a partire da una riduzione degli stipendi e dei privilegi parlamentari. Cosa pensa a riguardo e, nel caso in cui dovesse essere eletto, come ha intenzione di comportarsi?

Assolutamente favorevole. Ho già firmato un agreement interno all’M5S dove mi impegno a ridurmi seduta stante lo stipendio da parlamentare a 2500€. Sinceramente parlando, quando mi sono candidato non sapevo nemmeno quale fosse lo stipendio e la stessa cosa vale per l’agreement, l'ho firmato a occhi chiusi, lo sto facendo per principio, per piacere e per dare al mio paese le mie energie.

Io lavoro in un settore dove gli stipendi e le carriere vanno al galoppo e in un certo modo sto facendo un rinuncia che non ho paura di fare. Voglio dare il mio contributo di energie e tempo. Ed è ora che anche gli altri facciano la loro parte. Tutti i partiti dovrebbero tagliare le spese e i salari ai loro rappresentanti.

Cosa vorrebbe fare in Parlamento, quali sono i provvedimenti che porterebbe all’attenzione del Parlamento e del Governo se eletto?

Io ho già una proposta di legge da proporre appena eletto ed è strettamente collegata con l’aggiornamento delle liste elettorali. Credo che sia arrivato il momento di dare al nostro Paese un sistema elettorale degno di un Paese europeo. Le elezioni all’estero, con questo sistema di voto postale, si presta a facilissimi brogli, impossibili da controllare. La mia proposta, in primis, riguarda l’aggiornamento delle anagrafi elettorali.

In seguito la possibilità di votare il candidato anche in Italia.

Come pensa di dare voce ai cittadini?

Io sarò e sono già sempre disponibile, rispondo sempre a tutte le e-mail e mi piace incontrare fisicamente le persone, parlare e discutere. Non sono quel tipo di persona che raggiunta una posizione poi sparisce. 

No way! Quindi io sarò sempre a disposizione di tutti gli elettori, anche quelli che non mi hanno votato. Ricordiamo: la persona eletta rappresenterà tutti e non solo i suoi amici e parenti. Troppo spesso e soprattutto qui in AAOA ho visto come i vari candidati facessero le veci di solo certe parti della circoscrizione, questo non è corretto. Ad esempio, secondo me, l'Africa non è proprio considerata dai candidati australiani.

Se nessuna coalizione dovesse raggiungere la maggioranza alla Camera e al Senato, secondo lei, cosa si dovrebbe fare?

Io sono un pratico, chiaramente valuto anche scenari futuribili. Credo che non si arriverà a un governo stabile e l'eventualità che tra qualche mese si rivoti sia assolutamente possibile, ma non scontato. È sbagliato pensare che a prescindere da tutto e tutti tra sei mesi si vota.

No, io mi aspetto che i politicanti italiani facciano di tutto per tenere il potere e non andare nuovamente a elezioni nel breve termine. Noi saremo pronti e più energici. Così come dovremo rimanere molto coerenti. È per me fondamentale non tradire la volontà degli elettori, quello che ci chiedono e hanno chiesto finora.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di Cesarezac (---.---.---.252) 20 febbraio 2013 15:34
    Cesarezac

    Ing.BASSALTI, se Lei sarà eletto, in primis si deve battere per la riforma della Costtuzione.

    L’Italia è ingovernabile. Va abolito il sistema bicamerale, quindi il senato. Al presidente del consiglio devono essere concessi maggiori poteri, chiunque esso sia.L’opposizione deve intervenire per motivi sostanziali e non per fare sabotaggio.
    Un tale presidente del consiglio avrà la possibilità di rendere immediatamente operative le riforme di cui il Paese abbisogna oggi.. 
  • Di Arrigo Garipoli (---.---.---.175) 20 febbraio 2013 16:55
    Gente di terra l ho sapete che in questo preciso istante ci sono dei marittimi su diverse navi battente bandiera italiana che navigano fuori dall acque dell Africa che inseguono i Piovaschi per fare rifornimento d’acqua e pescano tutto il giorno per mangiare e non hanno la carta igenica fra le provvigioni dovute, se non sono a bordo anch’io e perche un mio ex compagno di scuola che lavora all armamamento equipaggi mi ha avvertito prima, questi sono alcuni dei marittimi che se potessero votare non voterebbero il sistema Monti Berlusconi Casini Bersani e i sindacati collusi che hanno permesso tutto questo, ed e per questo che in barba all art 48 della Costituzione non gli fanno votare e per questo che non hanno mai dato il diritto di voto ai lavoratori del Mare alla Gente di Mare
    http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=mare
  • Di (---.---.---.57) 20 febbraio 2013 17:41

    Il referendum sull’euro è possibile solo dopo aver cambiato la Costituzione (che vieta referendum su trattati internazionali). Il solo avviare le procedure di cambio costituzionale e poi referendarie farà precipitare l’Italia in una tremenda crisi finanziaria. A questo punto non potendo percorrere la via greca di sostegni finanziari internazionali, data la grandezza del nostro debito, sarà d’obbligo passare alla lira per stampare cartamoneta e pagare stipendi e pensioni.

    Tutti i salariati, stipendiati e pensionati saranno ridotti sul lastrico dall’inflazione.

    Pensateci bene prima di votare per un partito come M5s che se dovesse vincere ci poterà al disastro.

  • Di (---.---.---.73) 16 dicembre 2013 17:55

    Non ho capito se dopo l’elezione cerca un altro lavoro a Singapore e ne cerca un altro in Italia, perché immagino che l’elezione comporti un lavoro full time qui in Italia, vero? smiley

  • Di (---.---.---.40) 1 dicembre 2014 07:02

    Se siete ancora interessati al Movimento 5 Stelle, vi invito a seguire il meetup estero qui: www.meetup.com/m5sestero

    Grazie,

    Cordiali Saluti,



    Omar

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