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Modena: scorta al giornalista Giovanni Tizian minacciato dalla mafia

Mafia al nord: un 29enne scrive di mafia sui quotidiani di Modena. I clan lo minacciano e le forze dell'ordine sono costrette a intervenire per proteggerlo. Giovanni Tizian, figlio di un uomo ucciso dalla criminalità organizzata, da 15 giorni vive sotto scorta. L'appello in sua difesa.

Una scorta "popolare e civile" per il giornalista Giovanni Tizian, il 29enne minacciato dalla mafia, che da due settimane vive sotto scorta (quella vera) a Modena, provincia già toccata nei mesi e negli anni scorsi da vicende di mafia.

A chiederlo da oggi è - attraverso una nota diffusa all'agenzia di stampa Dire - l'associazione "daSud" di cui il giovane collaboratore della 'Gazzetta di Modena' e di "Narcomafie", e autore del libro "Gotica. 'Ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea", fa parte.

"La sfida che i clan hanno lanciato a Giovanni è una sfida lanciata all'Italia che resiste e che vuole cambiare: a tutti il compito di organizzare un grande movimento di scorta popolare e civile", è l'appello dell'associazione: "Gruppi, comitati, partiti, singoli, giornalisti, organizzazioni, personaggi, artisti, trasmissioni radio e tv, giornali, amministratori, scrittori: tutti quanti possiamo fare molto per non fare sentire soli Giovanni e la sua famiglia. E per garantire che possa fare tranquillamente il suo lavoro", prosegue "daSud", che oggi lancia anche la campagna intitolata "Io mi chiamo Giovanni Tizian", con incontri, iniziative, presentazioni, dibattiti, campagne web e di comunicazione (per aderire basta inviare una mail a [email protected]).

Come ricorda la Dire, Giovanni è figlio di Peppe Tizian, "ucciso il 23 ottobre del 1989. Era nato a Bovalino, in provincia di Reggio Calabria. Era un funzionario di banca 'integerrimo', dicono gli investigatori. Aveva solo 36 anni quando l'hanno ammazzato. Il suo omicidio è rimasto senza colpevoli. Giovanni era ancora un bambino".

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