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 Home page > Attualità > Economia > Misure anticrisi: tassi sui mutui prima casa al 4%

Misure anticrisi: tassi sui mutui prima casa al 4%

L’articolo 2 del decreto anticrisi (DECRETO-LEGGE 29 novembre 2008, n. 185) ha previsto, il blocco dei tassi d’interesse al 4% sui mutui per l’acquisto, ristrutturazione e costruzione della prima casa per le rate che scadono nel 2009.
Non sarà la banca a ridurre la rata ma lo Stato ad accollarsi la differenza di tasso. Quindi se il tasso d’interesse è del 5%, il 4% rimane a carico del mutuatario l’1% verrà pagato dallo Stato

Attenzione

La misura si applica solo ai mutui a tasso variabile stipulati fino al 31 ottobre 2008.
La casa non deve essere stata accatastata come A1, A8 o A9 (abitazioni di lusso, ville ecc.).
"Cavillo". Se al momento della stipula del mutuo il tasso variabile era già superiore al 4%, lo Stato si accolla soltanto la differenza fra il tasso di stipula ed il tasso attualmente applicato. Pertanto chi ha contratto un mutuo a tasso variabile, ad esempio, al 6% il tasso d’interesse minimo che continuerà a pagare sarà appunto il 6%, lo Stato interverrà soltanto per la parte di interesse che supererà il 6%.

Chi ha redatto la norma si è "dimenticato" di tutti coloro che hanno stipulato il mutuo fra il 1 novembre 2008 e il 31 dicembre 2008, a questi non si applica né l’agevolazione del tasso massimo del 4% né la possibilità di calcolare gli interessi sulla base del tasso BCE (il Ministero è stato chiamato a dare dei chiarimenti al riguardo).


Mutui rinegoziati

(E’ un pò complicato). Per chi ha rinegoziato il mutuo come previsto dall’articolo 3 del decreto-legge 93 /08, chiedendo di bloccare gli interessi al tasso variabile del 2006, facendo confluire la parte di data eccedente su di un conto accessorio che verrà estinto alla fine dell’ordinario piano di ammortamento, l’agevolazione interverrà prima sugli interessi pagati sul conto accessorio e una volta esaurito questo su quelli pagati sul conto ordinario. Questo significa che se le rate che scadono nel 2009 si riferiscono al conto ordinario si continueranno a pagare gli interessi in base al tasso variabile del 2006.

"Inghippo"
. L’agevolazione per diventare operativa deve aspettare un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate per l’emanazione del quale però non è stato fissato alcun termine. Perciò finché questo provvedimento non sarà emanato è quasi certo che le banche continueranno ad applicare i tassi ordinari in vigore salvo poi rimborsare successivamente i maggiori interessi pagati.

Nuovi mutui
A partire dal 1 gennaio 2009 le banche hanno il solo obbligo di informare chi sta per richiedere un nuovo mutuo ipotecario per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione dell’abitazione principale che può scegliere fra l’applicazione del tasso indicizzato all’EURIBOR e l’applicazione del tasso indicizzato al Refi BCE. Il tasso EURIBOR è leggermente più alto del tasso BCE ma per i mutuatari nella sostanza cambia poco. Infatti le banche sono libere di fissare il tasso complessivo che comprende lo spread (margine che la banca si trattiene) e sta avvenendo che se si sceglie il tasso più basso le banche applicano uno spread maggiore cosicché alla fine il costo per il mutuatario e quasi sempre lo stesso sia nel caso che scelga l’EURIBOR piuttosto che il tasso BCE.

Che dire, anche su questa misura è stato fatto tanto "rumore per (quasi) nulla".


Commenti all'articolo

  • Di Francesco Rossolini (---.---.---.185) 1 febbraio 2009 11:22
    Francesco Rossolini

     Aggiungo che considerando l’attuale drastica discesa dei tassi d’interesse e la relativa incidenza sui mutui a tasso variabile alla fine la portata della misura si riduce ancor di più. Comunque le risorse stanziate che eventualmente dovessero eccedere verrebbero, come già stabilito, impiegate per l’aiuto alle famiglie. 

    Articolo molto chiaro, è utile a far luce sulla questione. 

  • Di alfonso (---.---.---.6) 1 febbraio 2009 11:22

    bisogna intervenire subito!! bisogna bloccare con un tetto massimo gli spread. questa e la misura giusta..

  • Di Luigi (---.---.---.2) 2 febbraio 2009 12:08

    Le banche si stanno comportando in maniera errata, l’indice di richiesta dei mutui si stà abbassando ed è totalmente normale sembra che non hanno nteresse a risolvere la crisi anzi ne stanno approfittando per speculare al massimo. Lo stato dovrebbe intervenire drasticamente non dando soldi inutili ma costringendoli ad abbassare i costi alle aziende , i tassi alle banche e dimezzare le tasse esso stesso.
    Solo così la crisi si annullerà automaticamente ed i mercati impazziranno. 














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