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Mills, confermata condanna in appello

I giudici della seconda sezione della Corte d’appello di Milano si sono riuniti questa mattina alle dieci in camera di consiglio per poi uscire alle 14 con la conferma della condanna di primo grado a quattro anni e sei mesi nei confronti dell’avvocato inglese David Mills per corruzione in atti giudiziari. Mills aveva mentito ai giudici milanesi per coprire il premier Silvio Berlusconi. L’avvocato inglese è coimputato con Silvio Berlusconi per corruzione in atti giudiziari nei processi All Iberian e Guardia di finanza. Il processo si era concluso solo per Mills perché dopo l’approvazione del lodo Alfano la parte a carico del premier italiano era stata sospesa. Così il 17 febbraio era arrivata la condanna per l’avvocato inglese, le cui motivazioni erano poi state diffuse a maggio. “Mills ha agito certamente da falso testimone” recitava la sentenza. L’avvocato Mills avrebbe testimoniato il falso “per consentire a Silvio Berlusconi e alla Fininvest l’impunità dalle accuse o almeno il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e finanziarie illecite”.

In cambio di una falsa testimonianza, Silvio Berlusconi avrebbe fatto inviare 600.000 dollari di ricompensa all’avvocato Mills, nel 1998. Soldi che erano serviti a comprare il silenzio su due società off-shore che secondo la procura sarebbero state usate da Mediaset per creare fondi neri.



Ed è proprio sulla data della corruzione che si scontrano le parti. Perché secondo gli avvocati di Mills sarebbe avvenuta nel 1998 mentre secondo l’accusa sarebbe avvenuta due anni dopo, nel 2000. Dettagli non di poco conto, perché la prescrizione scatta dopo dieci anni e quindi, se la data venisse confermata al 1998 allora il processo che si aprirà il 16 novembre a carico del presidente del Consiglio (dopo la bocciatura del Lodo Alfano da parte della Consulta) dovrebbe esaminare un reato praticamente prescritto a pochi mesi dall’inizio del dibattimento.

Berlusconi aveva definito la sentenza nei confronti di Mills “scandalosa”, ma fino ad ora non ha fatto nuove dichiarazioni. E’ malato, probabilmente vittima di una scarlattina contratta dai nipoti, così dicono le fonti ufficiali. O forse è uno stratagemma per evitare il Consiglio Europeo dei prossimi giorni (con eventuali domande sulla nuova sentenza Mills) ed evitare il dibattito al parlamento italiano.

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