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Migranti, a Cesenatico in mostra "Anime salve"

Parlare di migrazione è spesso difficile quando gli stereotipi contraddistinguono l'informazione. Ecco che poi l'arte, quando viene a sostegno, fa diventare tutto più semplice. Sì, perché può parlare di storie, di uomini, senza trasformare il fenomeno in numeri e flussi. “Anime salve”, è un progetto ai nastri di partenza ideato dall'artista Gabriele Geminiani e a cura dell’antropologo Mario Turci e nasce dal ritrovamento di un vecchio fasciame di barca sulle spiagge anconetane. Il nome deriva dall'ultimo album del cantautore degli ultimi, Fabrizio de Andrè.

E così sabato 14 aprile, si inaugura alle 17, ad ospitare il primo “approdo” della mostra sarà il Museo della Marineria di Cesenatico, un autentico “deposito” di memorie del mare, un luogo ritenuto affascinante e ideale dall’artista Gabriele Geminiani per un progetto che, come spiega lui stesso “nasce dalla ricerca e il recupero di materiali e reperti spiaggiati, testimonianze di viaggi mai conclusi, come quelli dei migranti provenienti dalle coste africane. Le loro anime sono state idealmente ‘salvate’ attraverso questi oggetti”.

Il progetto espositivo - pensato e realizzato anche in forma di libro pieghevole con un formato pagina 30x30 cm e lungo complessivamente 3 metri - può vantare il patrocinio delle Segreterie di Stato sammarinesi per la Cultura, gli Affari Esteri, gli Affari Interni e per il Turismo e il Territorio. L’opera-libro è divenuta regalo istituzionale con il quale i Capitani Reggenti in visita a Lampedusa il 10 marzo 2018, hanno omaggiato il dott. Pietro Bartolo, il medico eroe protagonista del film “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi sullo sbarco dei migranti nell’isola.

Vernissage sabato 14 aprile ore 17,00 con la presentazione del libro d’artista “Bestiario Adriatico” di Veronica Azzinari e Gabriele Geminiani edito per i tipi dell’Opificio della Rosa.

L’opera

E’ uno di quei relitti che si trovano lungo gli arenili dopo una mareggiata. Si tratta di un vecchio fasciame di barca lungo circa 4 metri che ostenta ancora qualche campitura di vernice bluazzurra. È divenuta scultura appoggiata su di una base arrugginita, e porta su di sé altri relitti, tutti restituiti dal mare. Una sorta di astronave fantastica che con il suo carico di anime fragili e indifese fa rotta verso un mondo migliore.

L’artista

Gabriele Geminiani raccoglie oggetti perduti sin dalla tenera infanzia. Guarda, un po’ profeta un po’ anatomista, oltre la cruna delle cose. Ne svela i destini deflagranti che le hanno portate fino a lì, su quella spiaggia, sul suo palmo. Affolla, perciò, il suo studio di oggetti altrimenti disabili: bambole graffiate, squarci di rami, quadrupedi a pezzi, palloni sbrecciati, ampolle. Un’aristocrazia dei ricordi accade nello studio di Geminiani, pesarese di origine, che spesso pattuglia la costa adriatica per farsi sorprendere dagli oggetti tradotti dal caso fino a lui. La sua ricerca si presenta anche come l’espressione di un incessante bisogno di realizzare “cataloghi di senso” - che poi esprime spesso in preziose pubblicazioni - legati alla natura umana degli oggetti che raccoglie.

 

Museo della Marineria di Cesenatico 14 aprile / 6 maggio 2018

Via Carlo Armellini, 18 Cesenatico (FC) Orari: sabato, domenica e festivi 10-12 / 15-19
 Per info: tel. 0547.79205 - [email protected]

 

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