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Messico, Ayotzinapa | Nasce la Commissione per la verità e la giustizia sulla scomparsa di 43 studenti nel 2014

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Ci sono voluti quasi quattro anni di proteste dei familiari delle vittime e una dura accusa delle Nazioni Unite prima che un tribunale federale messicano stigmatizzasse l’operato della procura (accusata di essere priva d’indipendenza e di aver condotto indagini inadeguate) sulla sparizione forzata dei 43 studenti dell’istituto magistrale di Ayotzinapa, avvenuta la notte del 26 settembre 2014.

Il tribunale federale del XIX distretto ha criticato la procura per aver torturato alcuni sospetti allo scopo di ottenere confessioni auto-incriminanti e di aver seguito sin dall’inizio un unico filone investigativo: un rapimento ad opera di bande criminali locali, conclusosi col rogo degli studenti in una discarica, escludendo indagini nei confronti della polizia federale, dell’esercito e della marina militare.

Per questo, il tribunale federale ha considerato opportuno creare una Commissione d’inchiesta speciale per la verità e la giustizia, uno strumento previsto per garantire indagini adeguate su crimini di diritto internazionale quando si sospetta che detti crimini possano essere commessi da agenti dello stato o quando i tradizionali organi investigativi si dimostrano incapaci di svolgere adeguatamente il loro dovere.

La Commissione d’inchiesta per la verità e la giustizia sarà composta da rappresentanti delle vittime, dell’ufficio della procura federale e della Commissione nazionale per i diritti umani (Cndh). Potranno anche aderirvi organizzazioni messicane e internazionali per i diritti umani.

Il tribunale federale ha chiarito che dovranno essere i rappresentanti delle vittime e il Cndh a decidere sui filoni d’indagine da seguire e sui test da effettuare. Infine, la loro presenza sarà necessaria per convalidare ogni azione investigativa.

Oltre alla creazione della Commissione d’inchiesta per la verità e la giustizia, il tribunale federale ha disposto ulteriori misure per garantire i diritti dei sospetti e delle vittime tra cui indagini rapide e imparziali sulle denunce e la tortura, il riesame delle confessioni, della legalità degli arresti e dell’ingiustificato ritardo con cui le persone arrestate sono state portate di fronte a un magistrato e la valutazione se sia stato pienamente rispettato il diritto a un’effettiva difesa.

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