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Mendicanti, minaccia per la sicurezza sociale

È stata proposto un emendamento al decreto sicurezza con cui si chiede di estendere le misure preventive di polizia ai mendicanti, ovvero, a coloro che "in modo ripugnante arrecano disturbo ai passanti, o avvalendosi dell’ausilio di animali ovvero simulando deformità o malattie, o adoperando altri mezzi fraudolenti per destare l’altrui pietà”.

 

La proposta è stata fatta da due parlamentari Pdl, Saltamartini e Piso.

Questo significa che il mendicante sarà trattato al pari di un criminale e, pertanto, soggetto a misure preventive tipo: foglio di via obbligatorio, sorveglianza speciale, obbligo di soggiorno.

L'emendamento andrebbe a ripristinare il "reato di mendicità (art.670 del codice penale) che era uscito dalla porta del nostro ordinamento penale, abrogato da una legge del ’99 (la numero 205), ma in precedenza già parzialmente cassato da una sentenza della Corte Costituzionale (la 519/95), che aveva dichiarato illegittimo il primo comma dell’articolo 670 del codice penale. Il reato di mendicità era stato abrogato perché rappresentava la concezione fascista del diritto penale legata alla criminalizzazione dei comportamenti individuali sul modo di essere anziché sui fatti.

Penso sia inutile dire che la proposta è a dir poco indecente, e non solo perché richiama alla mente il ventennio, ma anche perché mendicare non può essere considerato reato. Considerando le cause che spingono molti a mendicare, tutte di natura o personale o sociale, comunque non legate a tendenze criminali che anzi, la persona che decide di mendicare rifiuta, pensare che il mendicante sia soggetto da reprimere significa che la sicurezza è solo un pretesto, che la giustizia sta andando verso una deriva totalitaria. Certo, nessuno nega che la criminalità sia penetrata anche tra i mendicanti che vengono usati come schiavi, ma questo significa che, oltre a essere povero e diseredato è anche sfruttato e tenuto in cattività. Se i responsabili della sicurezza vogliono fermare la criminalità, è verso gli sfruttatori che dovrebbero rivolgere la loro attenzione.

Inoltre è significativo che la proposta venga dal partito che s'è fatto paladino della tradizione culturale cristiana, che non perde occasione di propagandare il "diritto alla vita". Se non si da il diritto di vivere al povero, ritenendolo "non decorativo" - come avvenuto a Rovereto (TN) con la precedente amministrazione di centro destra dove, il sindaco, emesse un'ordinanza dove si proibiva di mendicare nel centro cittadino, dove peraltro sono situati i luoghi più idonei tipo mercato e chiese, adducendo a motivo, tra le altre cose, il decoro - in netta opposizione a uno dei dettami propri del cristianesimo: aiutare i poveri.

Per concludere, la legge non serve certo ne a combattere la criminalità ne a eliminare il mendicante, tutt'al più, serve a nascondere una realtà che sta aumentando vistosamente a causa delle politiche inadeguate sullo stato sociale.

E comunque, che disturbo arrechi il povero che chiede l'elemosina al decoro cittadino ed al cittadino stesso non riesco a comprenderlo.

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Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.158) 4 dicembre 2010 07:32

    Questione di "handicap psichico", ovvero: ottusità mentale legislativa!

    Una volta mendicavano anziani storpi naturali, a cui non si riconoscevano invalidità civili. Oggi sono sostituiti da giovani, in maggior parte stranieri, che invocano elemosina per comprare da mangiare.
    Personalmente, non faccio mancare mai il mio obolo, e sempre mi rispondono: "Grazie babbo!" Mi commuovo alle lacrime.
    Alla obiezione: "Ma perché non lavori?" La risposta è: "Non c’è lavoro!".
    Resto indignatissimo per il sistema sociale profondamente ingiusto vigente.
    Cosa dovrebbero fare questi giovani disoccupati? Precipitarsi dal quinto piano come Mario Monicelli e tanti altri? Arruolarsi nella malavita per commettere azioni criminali?
    Mancano di caratteristiche fisiche per potersi prostituire!
    Ma perché questi legislatori non promulgano leggi per l’istituzione di un "Reddito di cittadinanza", così da garantire il "Livello Essenziale di Esistenza", che è un diritto naturale di ogni persona vivente? Questo è prerogativa dello Stato! Prima sua ragion d’essere!
    Non fanno il minimo sforzo, tali legislatori, sia di destra che di sinistra, per riacutizzare un po’ le zucchine che si ritrovano in testa!
    Ci penserò io a riacutizzare, a questi signori, tale ottusità mentale, "handicap psichico" da curare e guarire, assolutamente, ai sensi delle vigenti leggi! Parola di

    Inenascio Padidio smiley
  • Di Francesco Finucci (---.---.---.206) 4 dicembre 2010 22:05
    Francesco Finucci

    Questo emendamento fa pensare alla legge con la quale si è voluto agire contro i venditori sulle spiagge (con grandi parole spese da Emilio Fede). Si vuole nascondere la povertà sotto il tappeto per dire che il paese va bene.
    Attenzione, attenzione massima a queste azioni.
    Basti l’esempio di Kim Jong Il, dittatore vigente in Corea del Nord, che non permette turismo se non sorvegliato da guide che portano solo nei posti più puliti del paese.
    Farà piacere a Berlusconi sapere che questo paese è Comunista, lui che si definisce amante della libertà

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