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Mark Zuckerberg: il dresscode che incasina Wall Street

Premesso che la parola dresscode per me è stata tabù fino a una settimana fa, adesso che l’ho imparata la uso: il dresscode è un codice di regole che definisce l’abbigliamento appropriato per eventi o luoghi di socializzazione e incontro. Il “come ti vesti” ecco.

Bene, il dresscode di Mark Zuckerberg ha messo in crisi Wall Street. Mentre il ragazzino miliardario ha appena lanciato uno store Facebook da quasi un miliardo di clienti, mentre lo sbarbatino ha fondato la più grande macchina da guerra sociale di tutti i tempi, mentre il mondo è in crisi finanziaria e Facebook macina successi, mentre accade tutto questo e Wall Street sta per quotare la suddetta macchina, troviamo qualcuno che accusa il giovane CEO di essere immaturo - in quanto in felpa e non in completo scuro - e di non essere rispettoso verso i nuovi futuri e potenziali azionisti.

Secondo Patcher (analista di Wall Street), l’abbigliamento del numero uno di Facebook non ha un’importanza secondaria: “Vestirsi così è come dichiarare di non essere una persona adatta a guidare una grande azienda e comunica in fondo, a Zuckerberg non importa molto di questi incontri (…) Zuckerberg sembra non realizzare che in questo momento sta cercando di convogliare risorse altrui nella sua azienda, e dovrebbe mostrare più rispetto per chi mette mano al portafogli“.

Io penso solo una cosa: se dovessi mettere mano al portafoglio lo farei molto più volentieri per dare dei soldi ad un ragazzino di 27 anni che ha avuto la forza, il coraggio e l’intuizione per creare un business mondiale, anche se in felpa, piuttosto che darli ad uno che pensa che la cravatta sia un segno di rispetto verso chi ti sta di fronte.

In una famosa battuta di Pulp Fiction, Marsellus Wallace dice a Butch, (Bruce Willis): “Supera certe cagate”.

E’ quello che spero Zuckerberg abbia detto a Patcher.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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