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Mariasilvia Spolato, la donna che amava le donne

Un amico conosciuto recentemente mi ha inviato stasera la notizia che è scomparsa Mariasilvia Spolato, si un uomo. Io non avevo mai sentito il suo nome e come me,credo molte altre persone non sappiano chi fosse Mariasilvia Spolato se non ora che è morta: la parola lesbica da noi è ancora una parola forte, come barbona, e lei lo era, in entrambi i casi, non per entrambi credo fosse stata una sua scelta. E' pure vero che in un saggio di Nerina Milletti "Brevissima storia delle lesbiche italiane" non c'è alcun cenno al suo nome.

Si sa che nacque a Padova nel 1935, senza mese e giorno, nessun segno zodiacale... sappiamo però che è morta il 31 ottobre 2018 a Bolzano. A Padova si laureò ìcon il massimo dei voti in Scienze Matematiche, si trasferì a Milano dove insegnò e partecipò ai movimenti di liberazione civile del 1968. "Nel 1971 fondò il FLO (Fronte di Liberazione Omossesuale), movimento poi confluito nel Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano (F.U.O.R.I.), e nel 1972 partecipò alla manifestazione dell'8 marzo a Roma dove espresse pubblicamente il suo orientamento sessuale tramite cartelli.

Le fotografie della sua partecipazione alla manifestazione vennero pubblicate dal settimanale Panorama e divennero uno scandalo nazionale. Insieme ad Angelo Pezzana, nel 1971, fonda la rivista Fuori!Il suo attivismo LGBT e la pubblicazione di libri sullo stesso tema portarono il Ministero dell'Istruzione a licenziarla con la motivazione di essere "indegna" all'insegnamento. Per via del suo orientamento sessuale venne allontanata dalla sua famiglia e senza fissa dimora vagò per varie città italiane. Infine per via di una grave infezione a una gamba venne ricoverata in un ospedale di Bolzano e in seguito venne accolta nella casa di riposo Villa Armonia dove visse gli ultimi anni della propria vita."

Dicono che in parecchi la ricorderanno vagare sui binari e nel parco della Stazione " con i borsoni carichi di riviste, appunti e quaderni. O con “Settimana enigmistica” e matita sulle passeggiate del Talvera. O in biblioteca, con la testa riversa sulla scrivania, a dormire profondamente. Sempre intabarrata nella sua giacca a vento rossa e blu, con il cappello di lana calato sulla testa. Estate e inverno."

Per la biografia di Mariasilvia Spolato consiglio di leggere un articolo su Elle, rivista solitamente per donne, con un delicato e appassionato ricordo di Claudia Santini, dell'8 novembre appena passato.

Scriveva Saffo circa 600 anni prima di Cristo: "Tramontata è la luna, tramontate le Pleiadi. È a mezzo la notte; trascorre il tempo; io dormo sola."
Sola c'è stata per denni questa meravigliosa e coraggiosa donna, poi negli ultimi tre anni si era sstancata di questa forzata solitudine...Il fotografo Lorenzo Zambello si è detto orgoglioso di averla potuta fotografare, lei così restia a farlo, con i suoi 83 anni e chissà se qualcuno avesse una foto di quando era giovane...

Conobbi invece 30 anni fa Rina Durante ,insegnante anche lei, scrittrice e giornalista, appassionata "compagna" ma che non sentì la necessità di denunciarsi, di rivelare chi amasse, oggi si dice "coming out". Concludo con una sua poesia che forse sarebbe piaciuta a Mariasilvia Spolato

"...Antica “Poesia”,
poesia dimenticata,
la tua voce rimane inascoltata
come la mia.
Mi calo nel tuo fondo
e canto,
tanto
non ci ascolta nessuno,
perché diciamo le stesse cose,
perché abbiamo la stessa voce
antica e triste del passato."
 
E' tratta da una raccolta del 1951 intitolata Il tempo non trascorre invano. Lo spero tanto anche io.
 

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