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Mani sporche

Indovina indovinello, chi ha firmato il tranello? 

Ricordate il Golfo del Messico ed il disastro provocato dalla BP?

Sperate di ricordarlo solo in Messico e Stati Uniti...

Qualche tempo fa il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, unitamente a quello dei Beni Culturali Giancarlo Galan (era più conveniente tenersi Bondi), hanno firmato il decreto con il quale si ratifica il "giudizio positivo per la compatibilità ambientale" alla prima fase di ricerca nel Mare Adriatico (a pochi chilometri dalla meraviglia costituita dalle Isole Tremiti) per la scoperta di possibili fonti di approvvigionamento petrolifero.

L'istanza è stata avanzata dalla "Petroceltic Italia s.r.l." con sede a Roma, la quale inizierà l'indagine diagnostica del fondale marino del nostro mare tramite la tecnica dell'Air Gun (tecnica estremamente invasiva e devastante per gli ecosistemi marini). Successivamente, solo dopo più "attente valutazioni" da parte degli Enti preposti alla tutela dell'ambiente, la Petroceltic s.r.l. potrà iniziare una trivellazione di prova. Tutto questo nonostante l'invio di numerosissime osservazioni contrarie inviate al Ministero dell'Ambiente ed avanzate da cittadini ed associazioni che hanno a cuore l'ambiente. Tali osservazioni potranno essere prese in debita considerazione in futuro, nel frattempo devastiamo il mare bombardandolo con l'Air Gun.

Orbene, vi sareste mai aspettati che dalle mani del Ministro preposto a tutela dell'ambiente, uscisse la firma di condanna a morte di una parte del Mare Adriatico? Vi sareste mai aspettati che il futuro di uno dei tratti di mare più belli dell'Adriatico si riponesse nelle mani di una società a responsabilità limitate? Se nel malaugurato e funesto evento si dovesse ripetere la catastrofe vista nel Golfo del Messico, chi pagherebbe? Una S.R.L.? Quali garanzie sono state poste a tutela di tali sventurate ipotesi? Insomma, come si fa a regalare alle compagnie petrolifere e su un piatto d'argento, il destino del nostro Mare Adriatico?

C'è bisogno di sollevare un coro unanime da Aosta a Pantelleria per dire no a questo scempio, altrimenti noi e i nostri figli potremmo pentircene per tanto tempo. E tutto questo senza entrare in temi di conflitti di interessi vari.

Il barbatrucco è visibile al seguente link: 

http://www.ambienteambienti.com/wp-content/uploads/2011/04/MINISTERO-dellAMBIENTE-decreto-N-126-del-29_03_11-.pdf

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