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Malvinas: l’Argentina invoca l’Onu

Cristina Fernandez de Kirchner, Presidente dell’Argentina, fa appello alle Nazioni Unite contro la militarizzazione britannica delle Falkland

"Presenteremo un reclamo al Consiglio di Sicurezza dell’Onu e all’Assemblea Generale, considerando che questa militarizzazione pone gravi rischi alla sicurezza internazionale", così dichiara lapidaria Cristina Fernandez de Kirchner, Presidente argentina, a seguito della notizia di militarizzazione della zona limitrofa alle isole Falkland, ad opera della Gran Bretagna.

Il destino delle Malvinas, così vengono chiamate le isole Falkland in America Latina, sembra essere dunque conteso tra la Gran Bretagna e l’Argentina. Un intervento dell’Onu potrebbe evitare possibile scaramucce politiche e militari da parte dei due Paesi, che potrebbero degenerare in qualcosa di più pericoloso.

Preoccupazioni espresse anche dal Presidente del Venezuela Hugo Chavez: "In caso di conflitto, staremo dalla parte di Buenos Aires", ha affermato la scorsa settimana, confermando l’appoggio venezuelano alle truppe argentine, ma non scongiurando le ipotesi di una risoluzione bellica della diatriba.

La Gran Bretagna avrebbe già mandato presso le Malvinas una nave da guerra, la HMS Dauntless, e persino il principe William starebbe partecipando alle operazioni di esercitazione militare, in qualità di pilota.

La Kirchner ha definito l’intera operazione "un chiaro segno del nuovo colonialismo", rincarando la dose con l’affermazione che "da parte del Regno Unito, avere ancora delle colonie nel ventunesimo secolo è un vero e proprio anacronismo".

Ma secondo la controparte britannica i nuovi insediamenti coloniali, tra i quali rientrano oltre alle Falkland, anche Bermuda, Anguilla, Gibilterra, Saint Helena, Cayman Islands, Turks and Caicos, non sarebbero altro che delle “dipendenze”.

La percezione, da parte di molti analisti, che queste isole siano soltanto dei cumuli di scogli, sperduti in ogni parte del mondo e per lo più disabitati, appare essere del tutto inattendibile. Altre attente considerazioni di carattere geopolitico ed economico hanno infatti affermato l’importanza, in particolare, delle Falkland. Esse costituirebbero per il Regno Unito uno sbocco privilegiato verso le zone del sud del mondo. Senza contare che le isole, arcipelago nell’Atlantico meridionale, sono ricche di risorse primarie, in primo luogo di petrolio. Proprio le attuali trivellazioni a carattere esplorativo di esito positivo infatti, sono state la scintilla che ha riacceso la tensione tra Argentina e Gran Bretagna. Le preoccupazioni di Buenos Aires sarebbero soprattutto di tipo ecologico, ma anche, e forse soprattutto, di tipo economico.

La tensione resta alta quindi nella zona meridionale dell’Atlantico occupata dalle Falkland, interessata da una nuova ondata colonialista da parte della Gran Bretagna e dal tentativo di reazione da parte dell’Argentina. Forse il livello dello scontro sarà mitigato dall’intervento dell’Onu, che potrebbe finalmente porre un freno alle brame di potere politico ed economico, ristabilendo la pace e la sicurezza internazionale. 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.63) 10 febbraio 2012 13:09

    scarna come analisi.. c’è così tanto da dire sulle Falklands/Malvinas..

  • Di marco (---.---.---.22) 10 febbraio 2012 16:31

    @xxx.xxx.xxx.63: beh un articolo è di per sè una lettura parziale di un fatto attuale, non è un trattato storico-sociale

  • Di Geri Steve (---.---.---.105) 10 febbraio 2012 18:31

    Si puo’ parlare di "colonia" quando una entita’ "imperialista" tiene sotto il suo dominio un lontano territorio e la sua popolazione originaria. La popolazione originaria delle Falkland fu sterminata (non ricordo se da portoghesi o da spagnoli) prima ancora dell’arrivo degli inglesi. Gli abitanti attuali delle Falkland sono invece tutti di origine inglese e ben determinati a restare cittadini del Regno Unito britannico. Quindi non si puo’ assolutamente parlare di colonia britannica.

    Il problema e’ soltanto che i governanti argentini, che siano golpisti o che siano eletti, quando hanno problemi interni, per distrarre l’opinione pubblica da sempre usano due strumenti: il pallone e las malvinas.

    Il popolo argentino e’ ben poco padrone in Argentina, che da sempre appartiene a pochissime famiglie, ma e’ pronto ad entusiasmi nazionalistici per andare alla conquista de las Malvinas o, per meglio dire, per andare a colonizzare le Falkland, i cui abitanti tutti temono proprio quella colonizzazione.

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