• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Magistratura: cercasi equilibrio disperatamente

Magistratura: cercasi equilibrio disperatamente

Venerdì 18 luglio 2014, la Corte d'Appello di Milano ha giudicato Silvio Berlusconi NON colpevole dei reati di concussione e di prostituzione minorile, contestatigli dalla Procura della Repubblica di Milano a seguito delle pressioni da lui esercitate, la notte del 27 maggio 2010, sui funzionari della questura milanese per far liberare la giovane prostituta marocchina Karima El Mahroug.

Premetto che, sin dall'inizio di questa storia, ho sempre giudicato eccessiva l'accusa di concussione nei confronti di Berlusconi, ma, non essendo un giurista, non mi sono preoccupato di approfondire la questione. La sentenza della Corte d'Appello di Milano ha ridestato tutte le mie perplessità sulla vicenda. Sono sempre stato convinto che l'infrazione più grave sia stata commessa dai poliziotti Piero Ostuni e Giorgia Iafrate, che, rifiutandosi di obbedire alle disposizioni del magistrato competente, affidarono la giovane marocchina alla consigliera regionale Nicole Minetti.

Mi ha sempre stupito il fatto che questi due poliziotti non siano mai stati incriminati dal pubblico ministero, Ilda Boccassini, che poteva, per esempio, contestare loro il reato di rifiuto di obbedienza, sancito dall'articolo 329 del codice penale. Ostuni e Iafrate sono, secondo me, i principali responsabili dell'irregolare affidamento di Karima El Mahroug. Berlusconi andava ritenuto responsabile del meno grave reato d'induzione dei due poliziotti al rifiuto di obbedienza verso il magistrato del tribunale dei minori che aveva disposto l'affido della giovane marocchina ad una comunità educativa. Risultava, infatti, arduo incolpare Berlusconi di concussione, perché si fatica ad intravedere il vantaggio tratto dai due presunti concussi, Ostuni e Iafrate.

È auspicabile che la Corte di Cassazione possa fare propria questa lettura dei fatti del cosiddetto processo Ruby. Riconoscere la colpevolezza di Berlusconi per il reato d'induzione (istigazione a delinquere, Ndr) al rifiuto di obbedienza, farebbe finalmente prevalere il buon senso e salverebbe la faccia alla magistratura, che, in questo processo, ha fatto di tutto per screditarsi agli occhi dei cittadini. Ha iniziato a fare danni il pubblico ministero, Ilda Boccassini, che, fedele alla massima “cane non morde cane”, si è ben guardata dall'incriminare i poliziotti Ostuni e Iafrate. La sua scelta appalesa una concezione assai discutibile dell'uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge, che varrebbe un po' meno quando c'è da perseguire un rappresentante delle forze di polizia, e certifica il suo gratuito accanimento nei confronti di Berlusconi.

Hanno continuato a fare danni le tre giudichesse di primo grado, che, andando oltre le richieste formulate dalla Pubblica Accusa e condannando Berlusconi a 7 anni di carcere, possono essere sospettate di aver emesso una sentenza viziata da pregiudizio sessuale. A completare l'opera di autoscreditamento della magistratura ci ha pensato, venerdì scorso, la Corte d'Appello di Milano, giudicando ineccepibile il pagliaccesco ed indegno comportamento di un capo del governo che, per indurre i poliziotti a violare la legge, arriva ad inventarsi la parentela tra Karima El Mahroug ed il capo del più grande stato arabo.

Quand'anche la Cassazione dovesse finalmente pronunciarsi in maniera equilibrata sull'intera vicenda, la sua sentenza arriverà fuori tempo massimo, perché, nel frattempo, i lievi reati commessi saranno caduti in prescrizione. Il pronunciamento dei Supremi Giudici servirà solo a stabilire la verità, ma non servirà a fare giustizia, perché, negli ultimi 20 anni, Berlusconi ed i suoi alleati politici si sono sempre opposti alla riforma della prescrizione, la cui attuale regolamentazione costituisce una garanzia d'impunità per migliaia di delinquenti.

 

Foto: Flickr

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.3) 22 luglio 2014 10:56

    Sig. Di Rella,

    nell’ultimo paragrafo del suo articolo lei definisce questo caso di concussione "lieve reato". Un primo ministro che induce funzionari della pubblica sicurezza a disobbedire alle loro funzioni, a un ordine, a un protocollo, raccontando una cosa falsa e spropositata, sarebbe un "lieve reato"? Potrebbe essere lieve se un sindaco inducesse un vigile a cancellargli una multa per divieto di sosta, magari. Non per nulla le pene previste per questo reato arrivano, se non erro, a 12 anni: perché la concussione può essere gravissima - non solo per le sue conseguenze, ma anche per l’importanza dei ruoli pubblici delle persone coinvolte.

    Saluti,

    Gottardo

    • Di (---.---.---.203) 22 luglio 2014 18:50

      Sig. Gottardo,
      Dall’incipit dell’articolo si capisce che la concussione non viene considerata tale, e viene argomentato. Ed infatti anche la Corte d’Appello non l’ha considerata tale.
      Quindi il lieve reato è riferito alla possibile "induzione alla disobbedienza" che è comunque un reato minore rispetto alla disobbedienza stessa.

      Solo per precisare, chiaramente.
      Saluti
      Alex

  • Di paolo (---.---.---.206) 22 luglio 2014 20:59

    Attenzione !! perché tra il 2012 ed il 2014 è entrata in vigore la legge Severino che spacchetta il reato di concussione per induzione ,ritenendolo tale se il concusso riceve qualche utilità . Quindi non vale l’unduzione per costrizione perché il presunto concusso avrebbe potuto rifiutarsi .
    Qui apro una parentesi . Ha ragione Gottardo il reato di concussione è un reato gravissimo ,il più grave per un funzionario pubblico ma non esiste nel sottinteso . Ovvero se io premier chiedo ad un mio sottoposto (Ostuni o Iafrate ) di fare una certa cosa e quello lo fa ,magari ritenendo che se non ottempera finisce a Lampedusa , ciò comunque non è sufficiente per stabilire una utilità .Al massimo è stata una soggezione psicologica ,che non costituisce reato inquanto non precludeva la libertà di scelta.

    Riguardo al reato di prostituzione minorile , la corte ha accettato la linea Coppi che Silvio non sapesse della minore età di Rubi ,ergo il "fatto non costituisce reato " . Hanno quindi accettato che il procacciatore Fede , condannato perché sapeva della minore età di Rubi , non avesse riferito al suo "boss " che c’era carne fresca in arrivo .Fesso chi ci crede . Ma tant’è .

    Quindi non commento la sentenza , la sentenza si commenta da sola , ma non si può dannare le giudici di 1° grado perché essi hanno deliberato in forza di una legge che poi è cambiata (concussione) e hanno dato una interpretazione più logica e credibile sulla avvenuta prostituzione minorile .
    Ma Silvio ha Coppi ,che è come mago Zurli’ e che se l’è cavata elegantemente , dicendo che la Corte d’Appello ha dato una interpretazione più "elastica " .
    Viva l’Italia !!
    ciao

    • Di Rocco Di Rella (---.---.---.37) 22 luglio 2014 22:23
      Rocco Di Rella

      Guardi, signor Paolo, che qui non c’è stata nessuna concussione. Io credo che anche la legge Severino non c’entri assolutamente niente, checché ne scrivano i vari Gomez, Travaglio e Trinchella. La dottoressa Boccassini ha sbagliato a non incriminare i poliziotti Ostuni e Iafrate, e ha formulato un’accusa eccessiva nei confronti di Berlusconi, che ha solo istigato i poliziotti a violare la procedura di affidamento.
      Della prostituzione minorile non parlo, perché non m’interessa. Ci sono tante minorenni che fanno un uso assolutamente spregiudicato e consapevole della loro sessualità; Karima El Mahroug è una di queste minorenni e non capisco in cosa Berlusconi l’avrebbe "traviata", visto che era, all’epoca dei fatti contestati, già bella e "traviata" di suo. Il danno sociale è inesistente; esistono solo i tanti benefici che Berlusconi ha procurato a questa ragazza molto scaltra e molto bella. Berlusconi va criticato per la sua ipocrisia (puttaniere che si spaccia per difensore del valore cattolico della famiglia), ma non va penalmente perseguito, perché non ha minimamente danneggiato una ragazza già dedita alla prostituzione.
      L’avvocato Coppi è un bravissimo avvocato e ha solo fatto bene il suo mestiere. Chi l’ha fatto male è la dottoressa Boccassini, che, come Prandelli, merita le critiche feroci dei suoi tifosi delusi.
      Saluti
      Rocco Di Rella

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità