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M5S, Di Battista: la Tap, "Luigi", la stampa e suo padre Vittorio

Accordi e disaccordi, Nove, venerdì sera, ospite dal Nicaragua il "subcomandante Dibba", "cuore di panna". Descamisado, denti bianchissimi al pari di quelli di "Luigi", grande piglio, grande gesticolio, nervoso, a tratti tremante, ma, dietro questa maschera, disagio!

Già, ci è sembrato a disagio l'Ale nazionale, forse perché incalzato da un Massimo Giannini pacato e puntuto, forse perché il suo Movimento imbarazzerebbe chiunque. Magari ancora non ne è consapevole, il Dibba, dubitiamo infatti che abbia grandi capacità di introspezione, ma i gesti lo tradivano e il nervosismo era evidente.

Si è lanciato come al solito in una serie di sciocchezze, tutte supportate da sorriso finto e voce isterica, ma era teatro. Per le "puttane" date alla stampa, ha dichiarato che "a volte il turpiloquio permette di fissare i concetti più chiaramente" e che "il rapporto conflittuale con i giornalisti ce l'ha l'opinione pubblica e non lui!". Bravo, Ale! Questa fa il paio con "i 60 milioni di italiani che saranno contro l'Europa", Salvini, due giorni prima!

Per la TAP, e il suo impegno a eliminarla in due settimane, "chiedo scusa. Però lo dissi qualora i 5 Stelle dovevano governare da soli. Purtroppo non governiamo da soli!". Uguale motivazione per Stefania Pucciarelli, Lega, la cui nomina alla guida della Commissione per i diritti umani ha fatto scalpore. Noi abbiamo Nicola Morra presidente della Commissione antimafia, e quindi... viva il manuale Cencelli!

Per Di Maio: "E' il miglior ministro dello sviluppo Economico che l'Italia potesse avere". E questo si commenta da sé!

E infine, suo padre! Vittorio, Di Battista. Quello che dopo l'assoluzione della Raggi, ha scritto"Prendetelo nel c***, vicini e lontani, amici, nemici, fratelli e cassoeuli".

Quello che alla manifestazione di Roma AdessoBasta "Sono Vitto Dibba. So' scojonato. Se mi danno il potere assoluto per sei mesi, risolvo io tutti i problemi per l'Italia. Non so se Salvini è di destra, io certamente no: sono fascista, No tav, no Tap, no Benetton. Le ripeto: fascista".

Quello che a maggio scorso, al Presidente Mattarella: "Vada a rileggersi le vicende della Bastiglia, ma quelle successive alla presa", e ancora "Forza Mister Allegria. Fai il tuo dovere e non avrai seccature"Il post è stato successivamente rimosso dalla bacheca, ma Vittorio Di Battista ci ha tenuto a sottolineare che "non ho cancellato un bel fiano di niente, è stato FB che ha oscurato il mio post".

L'impareggiabile Alessandro ha così chiosato: "Lo stimo. E' il fascista più liberale che conosca. Io lo stimo tanto perché mi ha insegnato questa irriverenza.". Comprendiamo che tutti amino il proprio padre, è naturale. Ma il fascista più liberale che esista, non si può sentire! E l'insegnamento della irriverenza! Ma quale irriverenza, Di Battista! La vostra "irriverenza" è la prepotenza, il vociare, l'incultura, la rozzezza, il turpiloquio! Uno status con cui si vorrebbe fare politica, e che purtroppo oggi paga!

A noi nostro padre ha insegnato il rispetto, la tolleranza, il vivere civile, l'onestà, l'etica e la gentilezza. Ci ha dato esempio di buona educazione, di buon parlare, di buone letture e di cultura. Così noi non alziamo la voce, non scriviamo parolacce, applichiamo senso critico e ci informiamo. 

La Grande Partecipazione chiama. Per noi e per tutti quelli come nostro padre, maggioranza silenziosa del Paese, noi ci opponiamo a tutto ciò. Speriamo che lo facciano in tanti. 

 

Soverato Perché 2

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