• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Economia > Lo spread a 334 punti base, che è successo?

Lo spread a 334 punti base, che è successo?

Oggi lo spread è a 334.31 punti base. Merito delle tasse di Monti o dell'intervento di Draghi?

E' lontano l'incubo del 9 novembre 2011: allora l'Italia era sotto attacco da giorni, in quelle ore lo spread Italia-Germania sui titoli a 10 anni (Btp e bund) toccò il massimo assoluto a quota 575. Il rischio Italia, misurato dai CDS a 5 anni (credit default swap, ovvero contratti per assicurarsi contro il rischio default di un paese) era salito a quota 570. Un altro record.

Fece seguito la caduta di Berlusconi sostituito dal tecnico Monti, che impose una cura drastica di nuove tasse e tagli del welfare. Il problema è che a 9 mesi di distanza, a luglio di questo anno, il differenziale salì sopra nuovamente sopra quota 500. E allora?

Lo spread contuava a muoversi in balia di manovre speculative, ormai avulse dai fondamentali del paese, e necessitava di risoluzioni politiche. La controprova è sotto gli occhi di tutti: l'annuncio di Draghi cambiava, improvvisamente, i flussi: "L'acquisto di titoli di stato fino a tre anni non costituisce un finanziamento monetario agli stati". Amen; spread in caduta libera, con buona pace di chi aveva scommesso contro l'Italia.

Ci era stato spiegato che la politica di rigore era l'unica arma contro la speculazione, e che le manovre su iva, benzina, pensioni, erano l'unica strada percorribile. La verità è che i provvedimenti avevano contribuito, come ammesso dallo stesso Monti, alla recessione del paese, senza sortire effetto alcuno sull'obiettivo preposto. Il tecnico Monti ha miseramente fallito nella sua vera "mission": quella di rimuovere, almeno in parte, le cause che rendono il paese strutturalmente rallentato. Le liberalizzazioni non hanno avuto seguito, la giustizia è rimasta pletorica, la meritocrazia è rimasta un sogno astratto, la casta continua a proliferare indisturbata.

Se avesse avuto il coraggio di aggredire quesi fattori, chissà a quanto sarebbe oggi, lo spead.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.208) 14 settembre 2012 12:38

    Niente di particolare: è il solito trucchetto virtuale escogitato dal mondo della finanza per abbacinare ulteriormente le folle ignoranti che pendono dalle loro labbra! Purtroppo!

  • Di حكيم النور (---.---.---.195) 14 settembre 2012 14:27

    Cosa è successo ho provato a spiegarlo io alcuni giorni fa: 


    Nonostante l’asta dei titoli decennali tedeschi di ieri sia andata tecnicamente fallita, il rendimento dei Bund non è salito. Questo perché i titoli inoptati sono stati sottoscritti dalla Bundesbnak, che provvederà poi a collocarli a scaglioni sul mercato secondario. In tal modo il rendimento è rimasto sotto l’1,50%, come i banchieri tedeschi volevano ad ogni costo. Ma la misura ha avuto effetti benefici anche per noi italiani, in quanto ha contribuito alla discesa del nostro spread. E tutto ciò ben prima che la conferenza stampa di Draghi iniziasse. 

    In pratica non siamo "migliorati" noi italiani, bensì sono peggiorati i tedeschi.
    In questo Draghi ha poco merito, e Monti nessuno.
    • Di David Asìni (---.---.---.80) 14 settembre 2012 15:22
      David Asìni

      La differenza tra il massimale di 575 e l’odierno 330 e’ di 245; l’ultima asta ha collocato i bund tedeschi a 1.42; il peggioramento tedesco e’ , conti alla mano, minoritario. Verissima la (discutibile) manovra di ricollocazione di titoli sul mercato secondario della Bundesbank, ma quello mi interessava sottolineare era la "falsa" necessita del rigore come unico rimedio alla speculazione. Cordialita’. 

  • Di Diego (---.---.---.215) 14 settembre 2012 23:04

    Ha ragione il rigore non é l’unico rimedio al peggioramento dello spread. E’ l’unico rimedio onesto al peggioramento dello spread. 


    Per ora abbiamo fregato i tedeschi (li abbiamo costretti a firmare una fidejussione sul nostro debito) ma pensate che alla lunga si possa andare avanti cosi? pensate che si facciano fregare un’altra volta? 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares