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Libero Mercato

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Libero Mercato è un blog d'ispirazione liberale, specializzato sui temi economici.
Diretto da Elia Banelli, consulente finanziario per Fineco Bank e giornalista pubblicista.

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  • Primo articolo giovedì 09 Settembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di Libero Mercato (---.---.---.239) 18 aprile 2011 20:25
    Libero Mercato

    Chiedo scusa ho dimenticato di rispondere al commento qui sopra con l’account del mio sito Libero Mercato. 


    Elia Banelli 
  • Di Libero Mercato (---.---.---.54) 18 aprile 2011 14:53
    Libero Mercato

    Mi sembra assurdo cercare in tutti i modi di minimizzare la colpevolezza e la barbarie degli estremisti islamici (ignoranza, fanatismo e violenza) e addirittura evocare un complotto o una complicità di Israele.... suvvia!

    Si sa come si comportano i terroristi e Hamas non è sicuramente da meno.
    Israele è l’unica democrazia presente in Medio Oriente e noi in quanto occidentali dobbiamo sostenerla e auspicare che il sistema democratico si estenda in tutti i paesi arabi, per sconfiggere definitivamente questi cinici sanguinari e affossare i regimi dei vari raìs, colonnelli, mullah, ayatollah, ecc... 
    Facile fare gli anti-sionisti e filo-palestinesi stando seduti sulle proprie comode poltrone con un computer ed un collegamento ad internet...
    Poi se si tenta di fare qualcosa di realmente concreto, come il povero Vittorio, ecco il ben servito da parte degli "amici", ignoranti come caproni e lobotomizzati dalla propaganda anti-sionista. 
    Tutto sommato il blogger citato nell’articolo ha ragione. 
  • Di Libero Mercato (---.---.---.206) 16 aprile 2011 15:34
    Libero Mercato

    E’ un banale errore di scrittura. 

  • Di Libero Mercato (---.---.---.105) 10 aprile 2011 22:20
    Libero Mercato

    "Nel frattempo ci hanno guadagnato i ricchi e ci hanno perso i poveri: i titoli di Stato sono stati accumulati da banche, assicurazioni o nababbi per avere una rendita sicura con interessi alti....."

    Non condivido affatto questa analisi. Basti pensare che un Bot a 6 o 12 mesi rende sì e no lo 0,80-1,20% mentre un Btp quindicennale o ventennale non supera il range del 3-5% di rendimento lordo. Basta sfogliare un qualsiasi giornale finanziario per rendersene conto.
    Di quali "interessi alti" parla mi scusi?
    L’investimento in Bot e titoli di stato è tipico delle famiglie di medio-basso reddito, che cercano la sicurezza senza rischiare, mentre i nababbi ed i ricchi, solitamente, investono molti capitali in portafogli azionari (o bilanciati) o al massimo in obbligazioni europee e corporate bond.Ma non si può certo dire che il Bot sia un investimento da nababbi!!!
    Inoltre, non condivido l’attacco all’aliquota del 12,5% sulle rendite finanziarie.
    E’ una soglia più che giustificata, e se dovesse aumentare (cosa che non mi auguro affatto) non farebbe che penalizzare i risparmi delle famiglie, e quindi toccherebbe il valore del risparmio privato, unico antidoto italiano alla vera recessione economica.
    Infine, ma non per ultimo, incrementare la tassazione costringerebbe lo Stato ad aumentare il tasso d’interesse riconosciuto sui titoli per renderli più appetibili agli investitori, creando un circolo poco virtuoso per il così detto debito pubblico. 
  • Di Libero Mercato (---.---.---.105) 10 aprile 2011 22:09
    Libero Mercato

    Gentile Vittorio, non volevo offenderla ma avendo notato molti errori di grammatica mi sono permesso di consigliarle un buon dizionario. Mi perdoni, ma ho ecceduto in cattiveria, lo ammetto senza problemi, anche perchè sono molto più giovane di lei e mi hanno insegnato che il rispetto, per chi ha più esperienza di vita di noi, è dovuto e sacrosanto.

    Detto questo, non condivido in assoluto la sua analisi su molti punti, ma ci vorrebbe troppo spazio per elencarli.
    Sono un liberale, convinto della capacità di sviluppare un vero libero mercato, l’unico in grado di poter garantire crescita economica, lavoro, benessere e quindi maggiore uguaglianza.
    L’Italia è un paese vecchio, ingessato, che non cresce da almeno 15 anni e nonostante siamo la seconda potenza industriale manifatturiera d’Europa, stentiamo a competere con i nostri partner mondiali, per la troppa burocrazia, la lentezza della giustizia ed anche una certa incapacità e debolezza della classe politica.
    Siamo un paese che non costruisce il proprio futuro e si regge ancora grazie a certe rendite di posizione garantite dal recente passato, ma quando queste finiranno (e prima o poi finiranno) non ci sarà più modo di recuperare.
    Ovviamente partiamo da un comune punto di vista, l’insoddisfazione verso il nostro paese, ma credo che le nostre soluzioni per risplvere i problemi divergano moltissimo e se avrò tempo cercherò di spiegarle in maniera più concreta. Io sono un progressista e credo nella capacità dell’economia capitalista e finanziaria di contribuire a migliorare la situazione generale. 
    Buona serata. 
    E.B. 

TEMATICHE DELL'AUTORE

Economia Politica Tribuna Libera Europa

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