• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Lettera di Renzi ai deputati: di quale Pd parla?

Lettera di Renzi ai deputati: di quale Pd parla?

Di quale Pd e di quale Italia parla Renzi, quando nella lettera ai deputati scrive di PD come "motore del cambiamento dell'Italia che rischia"?

Del PD che appoggia i signori del cemento e delle autostrade, che fanno costruire allo stato nuove autostrade col finto meccanismo del project financing? Degli imprenditori che fanno elusione e che ora non rischiano la galera? Degli amministratori PD non troppo schizzinosi nel prendere voti da mafiosi vari?

Era così importante l'Italicum che ieri l'aula era semivuota. Forse perché Renzi vuol far slittare tutto a maggio per poi contingentare i tempi per l'approvazione di questo italicum?


Pensiamo troppo male?

Nella lettera scrive anche:
"Davvero vi sembra logico che dopo tutta questa trafila ci dobbiamo fermare perché una parte della minoranza non vuole?"
La trafila c'è stata solo con Verdini e Berlusconi. E poi, sono gli italiani che non lo vogliono questo italicum, se guardiamo i sondaggi.

 

Foto: Emanuele/Flickr

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.144) 28 aprile 2015 12:43

    Paradosso >


    Il premier Renzi non intende cedere di un millimetro sull’approvazione del suo Italicum perché sarebbe diventare “minoranza della minoranza”.

    Stiamo parlando dell’unico strumento con cui ogni cittadino sceglie i propri “rappresentanti” incaricati di governare il paese e di determinare la vita ed il futuro di un’intera collettività.


    Chi sono i fautori di tanto “decisionismo”?

    C’è chi “motiva” il proprio assenso in base alla semplice necessità di evitare ulteriori inconcludenti discussioni e rinvii.

    C’è chi si spinge a cogliere, nell’impianto posto a base dell’Italicum, i segni dell’orientamento verso forme di presidenzialismo e bipartitismo presenti in varie democrazie occidentali.

    Nel contempo, sia gli uni che gli altri, si guardano bene dall’evidenziare quella che è una basilare “difformità”.

    In nessuno (proprio nessuno) paese “democratico” dell’occidente è riscontrabile la contemporanea adozione di meccanismi istituzionali insieme convergenti in un regime di stampo autoritario

     Nel dettaglio.

    1) Una unica Camera elettiva demandata a legiferare. 2) La maggioranza assoluta dei seggi di detta Camera conferita in “premio” al singolo partito più votato. 3) Un Capo di Governo che assomma poteri da Capo di Stato.


    Qui sta il paradosso.

    Fare appello al confronto democratico tra maggioranza e opposizione per accreditare un sistema che di fatto toglie ruolo e voce a ogni minoranza.

    E come antipasto per i Deputati la “precettatapresenza obbligatoria in Aula per il voto.

    Allo stesso modo nel paese del Barbiere e il Lupo si dettano soluzioni davvero singolari …

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità




Ultimi commenti