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 Home page > Tribuna Libera > Lettera aperta alle "opposizioni" PD

Lettera aperta alle "opposizioni" PD

In alto i cuori, signore e signori delle opposizioni tutte!
 
Non date retta all'informazione di Regime che sbraita alla sconfitta epocale e al trionfo del nuovo Signore d'Italia e del PD. La vostra è stata tutt'altro che una sconfitta.
 
E' soltanto il naturale divenire di una pratica politica che già da troppi anni ha consapevolmente sconfinato nel ridicolo, il triste ma sacrosanto calar del sipario sull'ennesimo vergognoso teatrino dinanzi al quale anche il Bagaglino di Padron Silvio appare come lo spettacolino di fine anno malamente recitato da una quinta elementare disagiata e di periferia.
 
Sconfitti lo siete da tempo immemore, da quando avete deciso che prebende, poltrone e privilegi ben valgono, per voi, il massacro sistematico di un'intera popolazione, l'avvelenamento di terra, acqua, cibo, aria, il commissariamento di un intero paese diventato un unico grande CIE, o come diavolo volete chiamarlo, a cielo aperto, popolato di donne e uomini strangolati, derisi, umiliati, costretti alla sopravvivenza quotidiana, privati della dignità, con in tasca, quando va bene, una tessera telefonica da cinque euro e neanche un numero da chiamare, non foss'altro che per sentire una voce amica.
 
Quel che è accaduto, semplicemente, è che in un parlamento ridotto, con la vostra zelante complicità, peggio di una galleria di mostri da fiera di paese, il padrone ha sbattuto i pugni sul tavolo davanti alla servitù riottosa e disubbidiente, niente di più e niente di meno.

Quindi avanti così massicci e incazzati, compagni oppositori del PD. 

Chi blatera di sconfitte e minoranze schiacciate non fa altro che sfogare la propria sorda invidia verso chi si è guadagnato la fiducia del proprio padrone con tenacia e fedeltà, una frustata dopo l'altra, un'umiliazione dopo l'altra.

Con l'ammirevole ed incrollabile devozione che è giustamente dovuta al Signore del Feudo.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.131) 14 ottobre 2014 19:57

    Primo rinviare >


    A dicembre saranno 10 mesi di governo Renzi. Stando agli ultimi annunci “nuove” misure anti crisi entreranno in vigore a partire dal 2015.


    Finora, di concreto, si sono visti atti tipo gli 80 euro, il tetto ai compensi dei manager, il taglio dei permessi sindacali e della pausa estiva dei tribunali, …

    Per contro il Debito, il Pil, la domanda aggregata, la disoccupazione, ecc. non stanno dando alcun segnale di “svolta”.


    Dal “fare in fretta” siamo passati al “passo dopo passo”.

    Intanto saranno trascorsi 300 giorni.

    Un arco consistente di tempo dove “annuncio dopo annuncio” ogni traguardo sostanziale è stato via via spostato più avanti.

    Una tecnica raffinata per rinviare la verifica dei risultati.

    Finché dura.

    Governare non è spettacolo da teatrino di Pantomima e Rimpiattino

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