• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Home page > Tempo Libero > Cinema > Lei: può la tecnologia surrogare i sentimenti?

Lei: può la tecnologia surrogare i sentimenti?

Questa pellicola, che ha ricevuto ben 5 nomination all’Oscar (miglior film, sceneggiatura originale, sceneggiatura, colonna sonora e canzone originale), ci propone senza dubbio una storia molto coinvolgente ed originale che ci trasporta in un futuro, forse non troppo lontano, in cui un sistema informatico di nuova generazione riesce nel tentativo di soddisfare il proprio cliente financo nei suoi bisogni sentimentali, relazionale ed amorosi.

La voce e l’intelligenza del sistema operativo è Samantha, che riesce a trasformare il rapporto con Theodore, prima in amicizia poi in amore sino ad arrivare a soddisfare persino i suoi desideri sessuali.

Il bravissimo Joaquin Phoenix, che non avrebbe sfigurato con la nomination come attore protagonista, la meravigliosa, sensuale, calda, rassicurante ed empatica voce di Scarlett Johansson ( il film va sicuramente visto in versione originale poiché la versione italiana con il doppiaggio della pur brava Micaela Ramazzotti è tutt’altra cosa), la novità della storia, la buona fotografia e la colonna musicale composta dagli Arcade Fire, ne fanno un buon film che se ne scorre via, per quasi due ore, piacevolmente, coinvolgendo lo spettatore.

Naturalmente il finale in cui si scopre che Samantha “l’intelligenza artificiale” ha rapporti con altri 8.316 utenti e che con 641 di essi ha stabilito rapporti di amicizia e amore paragonabili a quelli instaurati con Theodore, ci lascia l’amaro in bocca e ci riporta alla realtà quotidiana dove le relazioni si trascinano, assieme ad amicizia ed amore, anche conflittualità ed incomprensione.

Al Festival Internazionale di Roma il film di Spike Jonze (Essere John Malkovich – Il ladro di orchidee – Nel paese delle creature selvagge) è stato premiato per la miglior interpretazione femminile in voce di Scarlett Johansson (La ragazza con l’orecchino di perla). Aspetto con curiosità la notte degli Oscar (2 marzo 2014) per capire come verrà accolta dalla critica questa originale opera.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità