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Legge bavaglio: "Il vostro legislatore sta sbagliando". Parla la produttrice di Collateral Murder

Qualche giorno fa abbiamo sentito Birgitta Jónsdóttir, il membro del Parlamento Islandese che ha proposto la legge sul "paradiso dei media", nonché co-produttrice del video "Collateral Murder". 

Legge bavaglio: "Il vostro legislatore sta sbagliando". Parla la produttrice di Collateral Murder

 
L’onorevole Jónsdóttir è disponibile e cortese, affrontiamo da subito vari temi: dal "bavaglio" al video "Collateral Murder", passando per la nuova legge che renderà l’Islanda il "paradiso dei media".
 
Ha voluto concludere l’intervista con una speranza: "Sabato (scorso, ndr) sarò al Parlamento Europeo; spero che uno sforzo congiunto servi a fermare la vostra legge (bavaglio, ndr). E su WikiLeaks: "torneremo tra un mese, quando questa bufera sarà passata, con nuovi leaks". 
 
Come è nata l’idea di questa nuova legge?
 
La legge nasce insieme a WikiLeaks nel dicembre 2009. Dal Gennaio ho proposto al Parlamento islandese di fare propria questa richiesta. Volevamo che l’Islanda divenisse un posto dove giornalisti, attivisti per i diritti avessero un posto sicuro dove poter pubblicare, riporre le proprie fonti, le proprie registrazioni. Un posto dove poter pubblicare le “soffiate” in tranquillità. E’ un lavoro nato da una squadra di persone, non solo di WikiLeaks, che provenivano da differenti organizzazioni che si occupavano della libertà d’informazione. Abbiamo voluto creare qualcosa che fosse un po’ l’inverso dei “paradisi fiscali”, volevamo crare un luogo che prendesse le migliori leggi di tutto il mondo per dare un luogo fisico alla libertà d’espressione e alla trasparenza.
 
Cosa cambierà con questa legge? Crede sia realistico pensare che i giornalisti non saranno perseguiti se traferiranno i materiali sui server islandesi?
 
Bisogna essere sempre un passo avanti agli altri, bisogna precedere il team degli avvocati internazionali, se questa rimane la scena internazionale, penso che possa aiutare non solo in questa situazione, ma che (il video “Collateral Murder”, ndr) servirà anche per altre “soffiate” in giro nel mondo. Voglio precisare che questa legge entrerà a regime tra un anno e ci sono altre 13 leggi sull’estensione dei diritti che sono al momento in discussione al Parlamento e che integreranno questa. Non ci sarà, quindi, un giorno X in cui tutto cambierà, ma succederà gradualmente. Spero, soprattutto, che questa legge aiuterà il vostro paese, con quello che sta succedendo riguardo la legge sulle intercettazioni. Vi aiuteremo perché crediamo che, oggi, viviamo in un pianeta dove le informazioni non possono avere confini territoriali.
 
Cosa ne pensa della legge bavaglio?
 
Penso che il vostro legislatore stia sbagliando. Viviamo in un mondo dove le persone sono sempre più coscienti dei propri diritti, un mondo che dovrebbe andare verso la trasparenza, un mondo che dovrebbe vedere le sue “scatole nere” disponibili e che dovrebbe esserci maggiore coperazione delle istituzioni in questo senso.
 
E’ di qualche giorno fa la notizia che se Julian Assange dovesse mettere viaggiare negli USA sarebbe immediatamente arrestato. L’Islanda è pronta ad accoglierlo.
 
Ho sentito, non so per cosa lo vorrebbero arrestare ma posso dire a M. Assange che se verrà in Islanda non gli verrà riservato lo stesso trattamento.
 
Ci può dare qualche anticipazione sul video che rilascerete a breve sul massacro di Granai?
 
Purtroppo per ora non posso anticiparvi ancora nulla.
 
Qual è stata la sua reazione quando ha visto per la prima volta il video "Collateral Murder"?
 
Penso sia stata la stessa delle persone che l’hanno visto per la prima volta. Ciò che mi ha colpito molto è che spesso avevo sentito storie di “errori collaterali”, ma non ne avevo mai visto una testimonianza. Con il video abbiamo mostrato cosa succede ogni giorno in quelle zone, perché non si tratta di un caso isolato, so dell’esistenza di video di soldati Nato che compiono atti ben più gravi, con scene molto peggiori di “Collateral Murder”. Chiedo a chiunque li possieda di metterli a disposizione. 
 
 
 

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