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 Home page > Attualità > Politica > Lefebvriani choc, Ratzinger è un teologo non un politico

Lefebvriani choc, Ratzinger è un teologo non un politico

Cosa ci si aspetta da un teologo alla ricerca della unità della sua Chiesa? Ratzinger non è Wojtyla.

Per riprendersi qualche migliaio di fedeli tradizionalisti, il Vaticano rischia di perdere per strada tutto il cammino di dialogo costruito nei decenni successivi all’Olocausto tra comunità ebraica e cattolica.

Questo è il risultato della “amministrazione Ratzinger”, un teologo messo al posto di un politico. Ratzinger non pensa a gestire la Chiesa in modo politicamente corretto, pensa in modo “tecnico”, teologico.



Sarebbe da stabilire cosa sia veramente il Vaticano, un Paese che ha bisogno di “relazioni politiche” dignitose oppure una semplice Comunità che deve ricercare l’unità interna e che poco deve tener conto degli altrui pensieri? In teoria dovrebbe essere una comunità ed il ragionamento di Benedetto XVI, e cioè quello di riunificare tradizionalisti scomunicati da Giovanni Paolo II e cattolici, potrebbe filare.

In realtà, come sappiamo tutti, lo Stato Vaticano non è solo la "sede" di una religione, è anche un potente attore nel panorama politico nazionale ed internazionale e quindi si dovrebbe richiedere maggiore prudenza da chi lo guida, ma Ratzinger, come dicevamo, è un teologo e non un politico.

Lo "Spirito Santo" ha avuto poco acume questa volta….

Commenti all'articolo

  • Di anneke (---.---.---.134) 2 febbraio 2009 09:58

    ratzinger è un grande proprio perchè non è un politico

  • Di Alexandra (---.---.---.181) 3 febbraio 2009 09:23

    il Papa è un grande comunicatore,è a noi piace un Pontefice Teologo ,che oltre tutto è un ottimo Pastore,Lui sa farsi capire dai grandi è dai piccoli,e questo carisma,nella chiesa non è cosa da poco.Comunque riguardo ai Lefebvriani ,essi non sono poche migliaia di centionaia ma bensì contano circa un milione di fedeli in tutto il mondo,è un’altro milione di simpatizzanti,che freguentano i sacramenti per battesimi ,comunioni ,cresime, pasqua ,natale,mi dispiace di sconfessare chi ha scritto l’articolo ma è male informato sui numeri ,ma anche se fossero solo 100 fedeli il Romano pontefice ritorna indietro come fa il Buon Pastore per radunare le sue pecore nell’ovile di Cristo Nostro Signore é Dio.IL papa che è Pastore fa questo, il mondo non può capire ,un padre se ha 2 figli li amerà entrambi allo stesso modo, se uno si allontana da lui egli ne soffrirà,ma non per questo non lo amerà più,così è il papa nei riguardi dei nostri fratelli ,lefebvriani,se poi i nostri amici ebrei vogliono continuare un dialogo amoroso garbato senza mettere ostacoli nella chiesa che ribadisco fa le sue scelte indipendentemente come riabilitare,canonizzare e così via si può fare ma essi debbono stare al propio posto.

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