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Le pensioni e il sangue dei pensionati

Da anni il prelievo più facile è quello fatto alle pensioni. Prima di tutto (sembra quasi preistoria) c’è stato l’attacco all’adeguamento automatico con la scala mobile, poi lo smantellamento del sistema retributivo, il continuo spostamento in avanti dell’età che dà diritto a “godere” di una modesta e sempre più ridotta pensione, in nome della necessità di adeguare le pensioni al prolungamento (teorico) della speranza di vita.

Il tutto è culminato con la legge Fornero che ha colpito larghi strati di lavoratori che hanno perso contemporaneamente il posto e la possibilità di ritirarsi con una pensione corrispondente a quanto versato durante anni e anni. Un furto così sfacciato che da varie parti si è discusso più o meno seriamente di modificare o eliminare questa legge infame, spingendo il presidente dell’INPS Tito Boeri a dichiarare che è tecnicamente impossibile farlo, perché costerebbe ben 87 miliardi di euro. Il che vuol dire che Boeri confessa che questa legge, votata da centro sinistra e centro destra unanimi, ha derubato i pensionati di 87 miliardi!

Ora c’è un’altra infamia: si è fatto passare alla chetichella una norma che praticamente taglia ulteriormente le pensioni di riversibilità trasformandole da un diritto pensionistico acquisito a una forma di assistenzialismo, a cui i coniugi sopravvissuti avrebbero diritto solo in base all’Isee. Basterebbe cioè avere ereditato un appartamentino per perdere il diritto anche al misero 60% della pensione del coniuge previsto oggi. Un vero e proprio furto.

Ma c’è un particolare vergognoso, che la dice lunga sulla moralità del ceto politico che ci governa: una parlamentare del PD, Daniela Gasparini, di Reggio Emilia ma a lungo sindaco di Cinisello Balsamo, nell’hinterland milanese, ha fatto passare silenziosamente un emendamento che assicura un 20% in più alle pensioni di riversibilità di moglie e figli di parlamentari deceduti, con la motivazione squisitamente classista che sarebbe “ingiusto che i congiunti dei parlamentari finiscano a fare la sguattera o il giardiniere”. Sarebbe bene che ci riflettessero quei compagni smarriti che continuano a considerare il PD un partito di sinistra, o che non si preoccupano delle ripetute dichiarazioni di Grasso, Bersani, D’Alema sulla possibilità di un accordo tra Liberi e Uguali e PD subito dopo le elezioni.

Ma c’è un altro aspetto che non va dimenticato: tutte queste ruberie sfacciate che hanno distrutto uno dei migliori sistemi pensionistici d’Europa sono state fatte con la benevola complicità non solo di CISL e UIL, due sindacati nati con vocazione e funzione filopadronale, ma anche della CGIL, che pure ogni tanto tira fuori un po’ di retorica per celebrare il suo lontano passato (relativamente) glorioso. E a consacrazione di questo, come di consueto, ad una rappresentante della CGIL, Carla Cantone, è stato offerto un collegio sicuro per il PD. Guarda caso, ha accumulato meriti con “lorsignori” in quanto segretaria del più grosso (e inutile) sindacato, quello dei pensionati. Dico inutile, perché penso che lo sia ai fini della lotta in difesa della categoria, ma certo è utile per il finanziamento dell’apparato e come lobby elettorale: ha tre milioni di iscritti di cui probabilmente una parte lo è solo per avere assistenza nelle pratiche fiscali, ma ne rimangono abbastanza per fornire un voto ciecamente “fedele alla linea”...

Sarebbe ora che questo gioco truffaldino finisse!

 

Foto: http://petitsvieuxparis.tumblr.com/

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