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Le esternazioni contro il Presidente della Repubblica, a danno comune

Strabiliante. Mentre arriva la trave delle destre estreme c’è chi guarda solamente la presunta “pagliuzza”.

Mentre i nuovi rappresentanti della destra estrema che sul piano numerico effettivo rappresentano la minoranza degli elettori italiani (dati del voto del 4 marzo), con un’alleanza organica del tutto improvvisata ed improvvida, mai pronunciata dagli interessati ( Lega- 5 stelle) durante la campagna elettorale e minimamente non contenuta nell’impianto programmatico delle due forze politiche, – disconosciuta quindi ai cittadini all’atto del voto -, vogliono costituire il nuovo Governo nazionale, con un “contratto” demagogico, strumentale privo di adeguate coperture finanziarie (pronti ad un ulteriore sfacelo), con l’indirizzo di togliere ai poveri per dare ai ricchi (flax tax), securitario nell’allettare gli appetiti peggiori che poggiano sul dito che tiene il grilletto dell’arma, nettamente antidemocratico, discriminatorio, palesamene razzista nei riguardi dei migranti (si vorrebbe attuare un gigantesco rastrellamento per cacciare seicentomila migranti soprannominati “irregolari”) e dei “diversi” (Rom), da parte di alcuni personaggi rappresentanti di vari filoni del pensiero luminare giurista liberal non si guarda alla trave in procinto di arrivare, che rappresenta il più grande rischio per la tenuta civile e democratica dell’Italia dall’atto costitutivo della nostra Repubblica -nata dalla Lotta di Liberazione dai nazifascisti -, bensì si disquisisce della “pagliuzza” che a loro dire diventa macigno, in riguardo al comportamento tenuto dal Presidente della Repubblica.

A leggere le variegate pubbliche esternazioni si rimane sgomenti. A loro dire il danno in essere è rappresentato dalla presunta forzatura costituzionale messa in opera dal Presidente della Repubblica nella serata di domenica, e non tanto dai giochi politici fortemente contradditori derivanti dalle manovre di due forze politiche abituate al funambolismo: tutto si dice e tutto si nega, mirate ad arrivare ad immediate elezioni estive, sull’onta del proclama: “nazionalismo è bello, avanti fino alla vittoria finale”. Macinando i pilastri culturali, concettuali e sociali che reggono l’Italia dopo il drammatica esperimento della dittatura fascista. Giusto per non dire che poi i cocci dello sfracello se li “gode” il popolo sovrano. 

E’ ben grave che sulla stessa linea siano sintonizzati personaggi che hanno un peso di rappresentanza significativo in organizzazioni politiche della cosiddetta “sinistra radicale”, quella ridotta al lumicino.

Freschi di sconfitta elettorale. Privi di voti e di significato aggregativo concreto nello scenario politico e sociale dell’Italia, invece di sottoporsi ad autoanalisi politica sulle cause della sconfitta, e sensibilizzare i cittadini, organizzando in maniera diffusa manifestazioni e proteste, sul gravissimo pericolo che si incorre sui principi fondamentali di giustizia, uguaglianza, libertà e antirazzismo che caratterizzano i nominali valori fondativi della Repubblica, e sulla difesa degli interessi specifici dei lavoratori e dei pensionati, già fortemente penalizzati da parecchi anni a questa parte data una strutturale distribuzione della ricchezza nazionale fortemente iniqua, a seguito delle scelte premeditate operate dagli ultimi governi e della gigantesca evasione fiscale, quasi, quasi, “ si mettono ad abbaiare alla luna”, accrescendo la confusione, la disillusione e l’inerzia, data l’incapacità nell’agire politico.

Il nemico non è il concetto di Unione europea e del giovane tentativo realizzativo attraversato da profonde contraddizioni, che si reggono sulla gigantesca catasta costituita dai cento milioni di scheletri, di persone sacrificate nel corso delle due guerre mondiali sull’altare dei nazionalismi e delle “razze elette”, che ora vorrebbero riportare in auge in pompa magna, in Italia e in Europa, con i falsi modernismi chiamati sovranismi e populismi.

Il nemico è il sistema capitalistico, dalle sue enorme voracità, e dal suo braccio “armato” rappresentato dal nefasto articolato sistema finanziario, accresciutosi in maniera imponente nel corso degli ultimi trent’anni, e che a mo’ di piovra agisce per la massimalizzazione del profitto derivante dallo sfruttamento, umano, delle risorse ambientali, delle innovazioni tecnologiche e dei paesi messi sotto torchio sul piano economico, sull’uso delle risorse naturali e sull’imposizione delle cosiddette riforme che mirano a smantellare i tentativi sull’equa distribuzione sociale.

Dirottare da questo significa diventare inconsciamente “servi sciocchi” dei veri manovratori, esperti nel deviare l’attenzione dei cittadini, cancellando i veri problemi , esaltando il nazionalismo, i confini e l’autarchia di recente memoria. Forieri tutti di nuove tragedie! 

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.113) 2 giugno 2018 19:52

    CVD >

    Il Presidente MATTARELLA ha metabolizzato le critiche (e minaccia d’impeachment) mosse alle ragioni del suo diniego sulla “pretesa” squadra di governo, specie per il Ministero dell’Economia.

    Nel giro di 24 ore ha messo in campo l’alternativa di un governo “neutrale” (di garanzia) con cui arrivare almeno a fine estate.

    DA QUI il dietrofront dei due leader aspiranti alla guida dell’esecutivo.


    In primis la rinuncia all’impeachment. Quindi, ripresa la trattativa nonché il confronto con il Presidente Mattarella, è sortita una diversa squadra di governo che pare orientata a politiche meno tranchant ed euroscettiche.

    Non è dato sapere quale sarà il risultato, ma quanto meno l’inesperto Giuseppe CONTE nel suo arduo compito (responsabilità) da Premier sarà “affiancato”  proprio dai sommi leader di M5S (L Di Maio) e Lega (M Salvini), formalmente designati suoi Vice.


    Altro che sopruso apicale ed ingerenza “politica” del Presidente della Repubblica.

    In futuro Di Maio e Salvini non potranno “incolpare” dei soggetti terzi se le promesse fatte (contratto) resteranno sulla carta.


    Se Mattarella ha fatto uno “sbaglioben vengano certi errori.

    Come Volevasi Dimostrare: pretendere di governare il paese non è alimentare il Consenso Surrogato di chi è sensibile …

  • Di pv21 (---.---.---.191) 3 giugno 2018 20:01

    Senza FINE >

    In vista delle Amministrative ascoltiamo i due Vicepremier, nonché Ministri della Repubblica, ripetere a gran voce le grandi “promesse” incastonate nel “contratto” di governo.

    Ovviamente in Sicilia funzionano molto bene i temi come la frenata/espulsione degli immigrati clandestini e l’erogazione del reddito/pensione di cittadinanza.


    Ora basta aspettare e credere che alle parole seguiranno i fatti.

    Promesse di “svolte” epocali sono messaggi tipici di un Dossier Arroganza

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