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Le città italiane verso una mobilità sostenibile?

C'è ancora molto da fare, anche se gli esempi positivi sono in aumento. L'Italia, nel complesso, ha investito ancora troppo poco nelle politiche di mobilità sostenibile ed ecco il risultato: troppe auto in circolazione, piste ciclabili ridotte al minimo e un trasporto pubblico poco efficiente.

A dirlo è il rapporto Ispra sulla qualità dell'ambiente urbano. Il tasso di motorizzazione dei veicoli privati è passato da 501 auto ogni 1.000 abitanti nel 1991 a 606 nel 2010. Tra le 51 città analizzate, ben 8 hanno un numero di veicoli superiore ai 600 ogni 1.000 abitanti. Ma c'è una buona notizia: il numero delle auto private è diminuito in più della metà dei Comuni del centro-nord.

Una diminuzione che potrebbe essere stata favorita dall'aumento dell’offerta di trasporto pubblico e anche di piste ciclabili, rilevato tra il 2000 e il 2010, nella maggior parte delle città. A livello di mezzi pubblici il primato spetta a Milano che registra il più alto numero di passeggeri per abitante trasportati (702), seguita da Venezia (648) e Roma (530). Maglia nera, invece, a Latina (8) e Andria (9).

Se, invece, guardiamo le piste ciclabili le grandi città, come Roma e Milano, sono in coda alla classifica con valori piuttosto bassi (circa 45 e 57 metri di piste ciclabili per 1000 abitanti). La regione più virtuosa è l'Emilia Romagna con 8 tra le prime 10 città per metri di piste ciclabili. Reggio Emilia vanta il valore più alto con 1.026 metri di piste ciclabili per 1000 abitanti. 

Laura Pulici

 

Crediti immagine: Laura Pulici

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