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 Home page > Tribuna Libera > Lazio: è solo semplice battaglia di potere!

Lazio: è solo semplice battaglia di potere!

Come avevo avvertito i giochi vengono fuori e le carte si scoprono. La Polverini in tuta bianca come la vergine Maria ha tenuto un discorso che potremo definire delle ciabatte.

La moderna Giovanna D'Arco del fascio si è fatta moralizzatrice a fronte degli stessi aumenti di privilegi che lei stessa ha proposto e fatto approvare. Infatti quello che lei ha chiamato "inaccettabili emolumenti" sono esattamente gli aumenti da lei proposti in giunta in questi anni. Ma la memoria è corta e anche un pulcino diventa un gigante di fronte ai nanerottoli della politica. La Polverini, in realtà, ha colto la palla al balzo. La sua giunta era immobilizzata, ferma nel gioco di potere fra le correnti.

La sua Lista Polverini è stata praticamente costretta a scioglierla perché ormai orfana di tutti i transfughi, la lotta si faceva all'ultima goccia di sangue (dei contribuenti) fra gli ex An e gli ex Forza Italia. Un esempio? Si prenda le vicende alterne della chiusura di Malagrotta e della diatriba su quale dovesse essere il nuovo sito ospitante "a monnezza". Alle faide naturalmente non era estraneo neanche il PD e gli altri gruppi consiliari, se le sono date e se le stanno dando di santa ragione e nemmeno Alemanno e la sua giunta ne era (è) fuori (ora addirittura con un dietrofront a 360 gradi dà il suo appoggio ai cittadini che rifiutano la nuova assegnazione del sito ospitante).

Le elezioni si avvicinano e la massa di elettori che non vogliono l'inceneritore sono un bacino non indifferente. La Polverini per trovare un punto debole nei suoi oppositori ha cavalcato l'onda dell'onestà e della pulizia. Come se in tutti questi anni lei fosse stata estranea, non solo compartecipe ma protagonista, traino del carro del malaffare (ricordo la requisizione di un intero reparto chiuso per mancanza di personale e i suoi giri elettorali a bordo di elicotteri della protezione civile). La stampa è tutta rivolta a colpevolizzare (per carità senza ombra di dubbio colpevole) "er Batman" (Franco Fiorito, chiamato cosi perché è riuscito a cadere dallo scooter da fermo) come se fosse un estraneo, uno venuto da fuori, da Marte a carpire la loro (e la sua) buona fede. Ma la battaglia non è detto che sia stata vinta dalla moderna Giovanna D'Arco "de noaltri". La armi si stano affilando e i suoi avversari di partito non sono stati ancora sconfitti.

L'opera moralizzatrice ci sarebbe stata se si fosse dimessa e con lei tutto il consiglio regionale. Ma questa non è una battaglia dell'onestà, ma semplice battaglia di poltrone e di potere!

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.111) 21 settembre 2012 11:42

    Già, e noi cittadini siamo come Prodi: caaaaaaalmi, feeeeeermi, traaaaanquilli. Nel frattempo
     Alfano, assieme alla Polverini, si straccia le vesti e vuole cacciare ladri, rubagalline, cialtroni e millantatori. Intanto se fossi un ladro o un rubagalline lo denuncerei: mica siamo così delinquenti.....in più gli CHIEDO: che cosa ci fa ancora lì lui e tutta la cricca di cialtroni e millantatori oltre che traditori della patria?.......perchè questo sono: TRADITORI DELLA PATRIA, (quasi)TUTTI.

    A volte mi spiace non essere credente; lo fossi almeno potrei pregare gli DEI di mandargli peste e corna.
    Enzo

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