Lancio delle uova, addio. Ora tocca ai tesserini e ai vaffa

Eravamo da sempre abituati a vedere lanci di uova o di pomodori nei confronti dei beniamini della squadra del cuore che era stata sconfitta nella partita più importante della vita o verso i politici che ci avevano deluso nelle nostre aspettative.

Da oggi riscontriamo che non più uova ma tesserini e giornali possono essere usati per manifestare la nostra stizza a seguito di un accadimento che ci è andato di traverso. Può essere un segno dei tempi se ai prodotti dell’agricoltura si sostituiscono quelli della modernità come il badge di riconoscimento personale. Ma a sorprenderci è il fatto che il nuovo sport sia nato nel Parlamento italiano e non negli stadi.

E’ stato il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, a lanciare la sua tessera della Camera contro i banchi dell’Italia dei Valori, dopo la mancata approvazione del verbale della seduta di mercoledì 30 aprile in quanto mancante del riferimento all’episodio che aveva visto il ministro La Russa mandare un vaffa al presidente Fini.

Lo stesso Fini è stato protagonista del secondo lancio della giornata dedicata alle nuove discipline sportive. E’ stato, infatti, colpito alla testa da un giornale che gli è stato lanciato da una deputata del Pdl mentre usciva dal'Aula della Camera dopo la bocciatura del processo verbale. Non ci viene riferito se il giornale era di destra o di sinistra, ma una testata contro il presidente della Camera è comunque un fallo, se non da rigore, perlomeno da cartellino giallo. Insomma lo spettacolo indecoroso che ci viene propinato quotidianamente e lo scontro continuo tra i parlamentari che ci rappresentano, merita l’intervento dell’arbitro.

E questa volta Napolitano non può restare a guardare, in modo particolare per l’episodio che riguarda il vaffa di La Russa al presidente della Camera.