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La supercazzola da Messina

Se pensavate di averle sentite tutte, dopo Razzi, Renzo Bossi, Vendola, Di Pietro, Renzi e Fassina, ad irrompere quatta quatta nella classifica delle Supercazzole politiche arriva Emilia Barrile (Partito Democratico), presidente del consiglio comunale di Messina.

In pratica, la Corte dei Conti ha recentemente bocciato il bilancio del Comune di Messina del 2012 e dei primi sei mesi del 2013 (n.b.: l'attuale sindaco, Renato Accorinti, è stato eletto a fine giugno 2013). La conseguenza è che il Comune non può sborsare un euro, se non per interventi urgenti.

Gli effetti negativi si stanno principalmente riversando sulla raccolta rifiuti (notizia di questi giorni è anche l'attentato ai danni di Leonardo Termini, consulente a titolo gratuito di Messinambiente) e sul rinvio della Notte della Cultura.

La Barrile, intervistata dal tg locale TCF, nel tentativo di rimpallare le responsabilità al sindaco e alla giunta, si impappina e... riportiamo testualmente:
 
Io sto, più che rispondendo alla Corte dei Conti, sto scrivendo al signor Sindaco, di tutte le sue competenze in cui versa nella qualità delle sue funzioni, perchè loro sono l'organo esecutivo e proponente dell'amministrazione. Quindi, nostra competenza è solo di deliberare sulle loro proposte. Quindi, leggendo il decreto della Corte dei Conti, in cui ci dice che anche se c'è stata la proroga sul previsionale 2014, possiamo – diciamo - usufruire della possibilità di preparare un bilancio previsionale provvisorio, e che a tutt'oggi non è stato avviato nessun iter preced... prociud... di procedura alla... all'avvio di questa richiesta della Corte dei Conti. Quindi io, nella competenza... nella mia competenza di organo di controllo sto dando delega sia al segretario generale, sia alla funzione di direttore generale insieme di tutti i dirigenti, di... di... di portare avanti tutti i rilievi fatti che sono molto critici della Corte dei Conti, dove più volte sottolinea appunto la criticità e la possibilità di fare al più presto i rilievi che loro ci espongono, senza andare a giustificare che l'amministrazione nel primo semestre 2013 non è di competenza di questa amministrazione.

Nel dicembre del 2010, allora consigliere comunale per la lista "Genovese sindaco", venne indagata dalla Guardia di Finanza, accusata di ricattare politici e imprenditori in cambio di voti e posti di lavoro. 

Nel luglio del 2013, il consiglio comunale a maggioranza PD (con appoggio di Megafono, DR e il suo ex partito, UDC) la elegge Presidente. Il primo presidente comunale donna a Messina.

 

Foto: Wikimedia

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