• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > La sindrome del pendolare

La sindrome del pendolare

Sono affetta da "pendolarismo", quella sindrome che colpisce centinaia di persone, soprattutto all'ora di punta, che di base si manifesta dentro a vagoni ferroviari, con sonnolenza cronica e la particolare capacità, non innata, di fare in piedi cose anche banali ma che in condizioni normali uno non farebbe mai. Come leggere ad esempio. Le persone affette da pendolarismo sono assolutamente come tutti gli altri, ma sono accomunate dai criteri poco fa elencati. Si riconoscono tra loro con una semplice occhiata.

Il pendolare stupisce per le numerose attività, le più varie, che a volte rappresentano eccellenti esempi di creatività... Ci sono i classici, come sfogliare libri e quotidiani, fare le parole crociate, essere distanti anni luce grazie alla musica che proviene dalle cuffiette. E poi ci sono i virtuosismi: ho visto pendolari lavorare a maglia, genitori intenti ad intrattenere un neonato scatenato ma costretto in un passeggino, o addirittura giovani alle prese con esercizi di matematica. Cosa, quest'ultima, che non riuscirei a fare neanche in condizioni ottimali. Ma parlo per me. Ancora, ho visto persone gareggiare in campionati di russamento, fare lo slalom per evitare i controllori, o ancora intrattenere conversazioni al cellulare avendo cura di farsi sentire anche dal conducente. A volte un intero vagone si trasforma in un party, dove tutto è condivisione e il clima di diffusa allegria scatena gare di solidarietà. Altre volte è esattamente il contrario e un corridoio diventa il set per uno spaghetti western della serie "Alla conquista del posto a sedere".



Non ci sono troppe differenze tra la mattina presto e il pomeriggio inoltrato: gli affetti da pendolarismo dormono nella maggior parte dei casi, o perché ancora si devono svegliare del tutto, o perché sentono la stanchezza di una giornata fuori casa. Tra una direzione e l'altra, l'andata e il ritorno, c'è un arco di tempo in sospeso, dove il pendolare viaggia anche con la mente. Una piccola parentesi solo per sé. Quella del pendolarismo è una sindrome avventurosa, un viaggio nel viaggio, un'esperienza che meriterebbe tutta l'attenzione degli studi sociologici...

Scommetto che voi, voi che state leggendo proprio adesso, siete portatori sani di pendolarismo e che ognuno ha almeno un aneddoto da raccontare... Dai, l'unione fa la forza!

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares