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La ripresa ciclica tocca anche il mercato del lavoro

Dati positivi per il mercato italiano del lavoro ad agosto. Come riporta Istat, nel mese estivo sono stati creati 69mila nuovi impieghi, che portano il progresso annuo a 325mila. Bene anche il tasso di occupazione, che risale al 56,5%, con un progresso dello 0,2% nel mese e dello 0,9% annuo, mentre il tasso di disoccupazione scende all’11,9%. Osservando da vicino i dati, si coglie che non è nulla di inatteso né di miracoloso.

L’incremento degli occupati dipendenti nel mese è per 45mila unità tra i contratti a termine, e per 25mila tra quelli a tempo indeterminato. Allargando lo sguardo al trimestre, l’incremento dei contratti a termine è ancora più marcato: nel trimestre giugno-agosto rispetto a quello marzo-maggio, su 107mila nuovi impieghi dipendenti creati, quelli a termine sono pari a 94mila. Proviamo a formularla in questo modo alternativo, forse si comprende meglio:

Nell’ultimo trimestre, i nuovi impieghi a tempo determinato sono pari all’88% del totale.

Così è più chiaro? In caso negativo, riformuliamola ulteriormente: in Italia è in atto una ripresa ciclica, che si esprime attraverso il riassorbimento parziale dei cassintegrati ed il maggior ricorso al lavoro a termine rispetto a quello “stabile”, incluso quello originato dal nuovo contratto a tutele crescenti. Nulla di più, nulla di meno, ed esattamente quello che ci si attende nelle prime fasi di una ripresa ciclica. Ciò premesso, ecco perché argomentazioni del genere hanno poco senso, ma non aspettatevi che la nostra analitica stampa se ne accorga.

Addendum – Un interessante commento del presidente di AssosommRosario Rasizza, sui dati odierni, a conferma della componente per ora ciclica della ripresa:

L’Istat dice che ad agosto c’è stato un nuovo calo del tasso di disoccupazione in Italia. Nel quadro, assume rilevanza il comparto della somministrazione che registra un +21%. L’occupazione generata dal comparto della somministrazione ad agosto 2015 conferma il trend positivo e una crescita tendenziale, da inizio anno, del 21%: un dato stabile rispetto a quanto fatto registrare un mese fa (+20%), periodo in cui storicamente la stagionalità e la richiesta di lavoratori a tempo determinato assume per il comparto maggior peso e rilevanza.

Un aspetto significativo dell’estate 2015 è la forte crescita della somministrazione rispetto al 2014: ad agosto, infatti, l’hotellerie evidenzia un +23%, un dato che certamente rispecchia l’effetto Expo. Parallelamente, la crescita dell’industria (+21% rispetto ad agosto 2014) testimonia il positivo andamento del mercato occupazionale che, al di là dell’influenza dell’Esposizione Universale, è sempre più in salute ed è tornato a richiedere lavoratori.

Il settore Auto, da questo punto di vista, è esplicativo: il trend della produzione dell’automobile e del suo indotto fa registrare un +44,2% nei primi sette mesi del 2015 sul 2014, che si traduce in una crescita anche della somministrazione in tale ambito. L’autunno ci dirà se questo complessivo miglioramento del mercato del lavoro ha fondamenta strutturali e se siamo finalmente all’inizio di un nuovo ciclo economico: di certo il lavoro in somministrazione si conferma una valida opzione sia per le imprese che per i lavoratori (Radiocor, 30 settembre 2015)

Questo articolo è stato pubblicato qui

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