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La rinascita dell’Isontino depresso può passare da Potere al Popolo

Continua a calare, goccia dopo goccia, giorno dopo giorno, la popolazione di tutto il FVG e dell'Isontino, intendendosi per "semplificazione" la destra e sinistra Isonzo, l'ex provincia di Gorizia, come frammentata dalle UTI. Attualmente è sotto i 140 mila abitanti.

Un territorio piccolo, che avrebbe enormi potenzialità, ma profondamente in difficoltà e crisi, a partire dalla questione lavoro. Si è perso il conto delle fabbriche, diventate oramai scatole grigie e vuote. Dove una volta si lavorava, si faticava, oggi si raccontano solo storie, si condividono ricordi, si guardando cubi di cemento vuoti in attesa che qualcuno possa riportarli in vita. Ma chi? In un territorio dopato per decenni da politiche assistenzialiste italiane? Venute meno queste è precipitato in modo rovinoso, a partire da quando si è chiusa la questione storica dei "confini".

Il lavoro è un problema enorme, ancor più in un territorio depresso come quello dell'Isontino, e dove le condizioni di lavoro vanno assolutamente monitorate e difese; dove la crisi o post-crisi impone, situazioni al ribasso, perché la scelta che qui si sta affermando ovunque, grazie a strumenti legislativi tremendi, dal pacchetto Treu alla legge Biagi-Maroni al JobsAct è "o lavoro ultraprecario o ultraflessibile o stai a casa". Così come si dovrebbe rivedere profondamente il sistema dei contributi pubblici a favore dei privati, che prima usufruiscono di benefici pubblici e poi magari di punto in bianco decidono di lasciare in mezzo alla strada centinaia di lavoratori. Che dire del caso Eaton di Monfalcone, che sta facendo tremare l'intera Bisiacaria dove centinaia di lavoratori rischiano di perdere il lavoro?

 Il tutto arrivato come una tempesta non prevista, almeno nella misura così come si è realizzata? I lavoratori non vogliono ammortizzatori sociali, ma lavoro e dignità, quella che il sistema sottrae giorno dopo giorno. Problemi ci sono nella sanità, nel sociale a partire dalla diabolica spending review sanitaria od ai processi di razionalizzazione, cioè tagli, dove vi è stata una riduzione complessivamente inaccettabile dei posti letto. Per non parlare del problema immigrazione, dal fallimento clamoroso dell'accoglienza diffusa, dal CARA di Gradisca che "accoglie" ben oltre la sua capienza e gli effetti si vedono sulle rive dell'Isonzo, alla pagina nera di Gorizia, quando il processo di accoglienza sapientemente gestito avrebbe potuto sbloccare anche tanti posti di lavoro in un territorio depresso come quello Isontino. 

E che dire del problema delle mafie? Dei neofascismi? Della dispersione scolastica? Del disagio giovanile? Della mancanza di tutele piene ed effettive per le minoranze linguistiche? Insomma, se non nel FVG nel suo complesso, sicuramente nell'Isontino vi è una grave questione "isontina" che è della massima urgenza e dovrà essere affrontata con la massima priorità, altrimenti questo territorio sprofonderà nell'abisso più totale. E sicuramente la soluzione non potrà essere data da chi nel corso di questo tempo è stata causa o concausa di questo problema enorme. Il programma di potere al popolo nei suoi punti basilari sicuramente è un grande elemento che può determinare la rinascita di questo territorio, voluto dall'Italia a prezzo altissimo, con centinaia di migliaia di morti e feriti, e poi, una volta conquistato, semplicemente abbandonato al suo infelice destino.

Marco Barone
Candidato di #PoterealPopolo nel collegio n° 2 del #FVG Camera (Altipiano carsico,Provincia di #Gorizia,Cervignanese, Cividalese ed area prealpina orientale)

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