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La realtà virtuale è un futuro sempre più vicino

​La realtà virtuale può sembrare un nuovo concetto, ma in realtà oggi è un sogno ad occhi aperti che inconsapevolmente si trova tra di noi da numerosi decenni, da quando sono nati i primi videogiochi per intenderci.

Naturalmente dal Commodore 64 alla realtà virtuale di oggi sono stati fatti passi da gigante sia in termini di tecnologia che di varietà di giochi.

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Da quando l’avvento di internet a banda larga ha permesso a molti giocatori di giocare online sfidandosi con gli amici la domanda di questa tipologia di giochi è sempre più alta, ed ecco che le aziende si ritrovano sempre spinte a migliorare i propri prodotti: auricolari sempre più ergonomici, occhiali Oculus rift meno ingombranti e oggetti che possano migliorare e rendere più reale una partita.

Attualmente, la realtà virtuale è limitata a ciò che i giocatori possono vedere ma non può particolarmente migliorare la qualità di gioco, in poche parole non è in grado di toccare tutti gli altri sensi. Abbracciare totalmente la realtà virtuale significherebbe sentirsi letteralmente trasportati nel mondo di gioco, in cui immagini, suoni, odori e persino il tatto si possano unire per fornire un'esperienza indimenticabile.

Recentemente sono stati fatti alcuni esempi di realtà virtuale da aziende che hanno sperimentato dei giochi la cui location è all’interno di una stanza o di un capannone e il giocatore viene catapultato in una realtà di gioco completamente nuova in cui tutto ciò che lo circonda diventa interattivo. Si tratta certamente di una vera e propria innovazione nel mondo dei videogiochi ma che ha ancora dei costi molto alti: una sessione di 45 minuti di gioco può costare intorno alle 60 euro, mentre strumenti come fucili o tute possono anche arrivare a 10.000 $.

Per questo motivo siamo ancora molto lontani dalla possibilità che questa tipologia di gioco possa diventare accessibile a tutti. Eppure nel regno del poker la tecnologia ha fatto passi da gigante negli ultimi anni al punto tale che ci sono ottime probabilità che la realtà virtuale possa essere introdotta in modo definitivo a prezzi ragionevoli. Le sale da poker online, infatti, potrebbero introdurre facilmente queste nuove tecnologie grazie alle quali sarà possibile scorrazzare all’interno dei casino come vogliadivincere.it e viverli a 360˚ proprio come se si fosse li dentro. La Microgaming, nota software developer dei giochi da casino, sta già mettendo a punto una roulette virtuale che con molta probabilità sarà già pronta per il 2017. Invece gli esperti di 888 Poker, uno dei migliori siti di poker online del mondo i-gaming, hanno cominciato a riflettere sul concetto di poker virtuale, che potrebbe ulteriormente rivoluzionare il modo di giocare.

La realtà virtuale non si limita solo ai videogame, ma spalanca nuovi orizzonti nel mondo della medicina e soprattutto nella conoscenza e nello studio del corpo umano, aumentando notevolmente il livello di sofisticazione delle tecnologie a servizio della chirurgia. A Parigi infatti, al Global Center of Excellence in Medical Imaging Software di Buc, due ingegneri stanno mettendo a punto un software che avvalendosi della realtà virtuale tipica dei videogiochi premetterà di esplorare il corpo umano in 3D. Anche il turismo e l’arte ne trarranno vantaggio, soprattutto a favore dei diversamente abili, e l’uomo si ritroverà, grazie alla VR, un patrimonio culturale senza precedenti di cui poter usufruire. Il progetto, promosso da Databenc (Distretto ad alta tecnologia per i beni culturali), punta a sviluppare soluzioni tecnologiche ed innovative che diano valore ai beni artistici e al virtuale in modo sostenibile. Infine la VR può essere applicata anche in situazioni di emergenza grazie ad alcuni software che riescono a trasmettere immagini reali e in tempo reale aiutando ad esempio le squadre di soccorso all'interno di un edificio per poter riferire velocemente tutti i dettagli e la gravità della situazione.

Tuttavia bisogna anche prestare attenzione nell’utilizzo della realtà virtuale, si possono presentare infatti malesseri fisici e sensoriali, come ad esempio la Cybersickness, nonché a problematiche quali la Disforia dell’Identità Personale o il Disturbo da Dissociazione delle Realtà.

Tutte patologie legate alla distorsione del tempo tipica dell’utilizzo di internet e dell’era 2.0 con le quali da tempo stiamo già facendo i conti.

 



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