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La protesta e ribellione

In quasi tutto il mondo, quando un popolo è oppresso succede quanto descritto nel titolo.

In Italia non è mai accaduto, perchè fondamentalmente siamo un popolo pacifico.

Mentre sto scrivendo, il tanfo della discarica di Terzigno sta entrando nella mia stanza, mi trovo in una casa situata a cento metri dalla casa comunale di Boscoreale.

Dovrei chiudere la finestra, ma sento caldo e allora decido di lasciarla aperta e di sopportare i miasmi.

Riprendendo il filo del discorso, devo dire che fino a qualche settimana fa, ho partecipato attivamente alle proteste contro la discarica che da circa un anno è entrata prepotentemente nella vita di tutti i cittadini alle falde del Vesuvio.

In questo ultimo periodo mi sono fermato a riflettere su come la lotta possa incidere contro questo grave scempio.

La prima domanda che mi sono posto e che si sono posti tutti: ma questi al Governo sono dei pazzi? Aprono le discariche a ridosso di centri abitati.

Poi ho cominciato a pensare su come è stata gestita la raccolta dei rifiuti negli ultimi decenni e ho immaginato, se io fossi la Ditta incaricata di portare i rifiuti in discarica, potendo influenzare il mondo politico, sarei più contento di avere la discarica dietro casa, così i miei camion non dovranno fare centinaia di chilometri. Se poi riesco a non far fare la raccolta differenziata in modo efficiente, posso portare in discarica un poco di tutto e se ci riesco, prendo accordi con aziende che hanno bisogno di smaltire anche i rifiuti tossici, e il guadagno è massimo con il minimo sforzo.

Poi apparecchio la tavola tecnica, pardon, il tavolo tecnico, e sono sicuro che nessuno vorrà rinunciare a prendere posto.

Partendo da queste mie considerazioni e vedendo che nonostante i disagi arrecati alla salute di intere popolazioni, il servizio sanitario non interviene, e poi che, davanti alle immagini trasmesse durante la visita della Commissione europea in discarica, con il ritrovamento di rifiuti non compatibili con quanto autorizzato, la Magistratura non interviene con un sequestro della discarica per fare i dovuti accertamenti, e poi che la Polizia disperde i manifestanti che avevano osato ribellarsi al sopruso di Stato, ho tratto le dovute conclusioni e cioè che le opzioni che restano a un cittadino pacifico, sono solo due: restare e morire sopportando la violenza dello Stato o scappare via da questa Nazione corrotta.

Io resto perchè non ho più l’età, però a modo mio protesto pacificamente, non mi reco più a votare. Tutti mi dicono non serve a nulla, io rispondo, fottetevi voi e i pifferai vostri amici e padroni.

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