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 Home page > Tribuna Libera > La peggior pagina di storia degli Stati Uniti

La peggior pagina di storia degli Stati Uniti

Abbiamo assistito unitamente al mondo intero ad una delle peggior pagine della storia degli Stati Uniti, di quella bandiera a stelle e strisce simbolo vessillo di quella democrazia non solo per quegli Stati ma per il mondo intero.
 
La maggiore potenza economica e militare mondiale violata dal suo interno da uno dei peggiori come definito pubblicamente Presidenti degli Stati Uniti,un attacco al cuore di quella democrazia senza precedenti che sostanzialmente anche se non formalmente e' stato peggiore di quello di tanti anni fa del' assalto alle torri gemelle.
 
Quelle scene di guerriglia mai viste prime davanti a Capitol Hill sede dei due rami del parlamento americano poco si prestano a commenti che non possono essere cosi reali come le stesse immagini trasmesse in tutte le televisioni del mondo.
 
Quel fiume di manifestanti, quel nibelungo dal lungo copricapo di pelliccia e corna che ricordava qualche raduno vikingo, quei saccheggi e tutto il resto hanno rattristito il mondo intero per quegli Stati che sono da sempre al fianco ed all' avanguardia del rispetto delle regole democratiche come è noto anche militarmente di paesi sottomessi da dittature.
Sembrava un colpo di stato ma non poteva essere che un bluff operato da una piccola folla di eversivi,da un gruppo che probabilmente si era gia organizzato al fine di creare disordine,disonore alle istituzioni e destabilizzare quelle regole democratiche che hanno sancito un nuovo Presidente 
 
Quelle scene di quel palazzo delle Istituzioni con saccheggi e vandalizzazioni rimarranno nella storia non solo degli stessi Stati Uniti. 
 
Un disonore. un fendente al centro di quella bandiera che non può essere tollerato, ed è giusto l'attivazione allo studio di tutte quelle motivazioni di legge ivi compreso il 25simo emendamento o l'impechment per la rimozione di un Presidente ancora assetato di un potere che non gli appartiene più, di quel potere divenuto nullo ad opera di democratiche elezioni,ma che spesso i narcisisti non riescono a privarsene poiché fa parte di un loro modo e mondo di vita, di una illogica condizione di superiorità radicata che non accettano che sia rimossa.
 
Quel potere che serve a chi è piccolo per sentirsi grande.
 
Antonello Laiso

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