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La ’ndrangheta (nona parte, capitolo 2): Roma, capitale mafiosa

(Segue da qui)

Roma è una città dove lo sviluppo economico è basato principalmente sul lavoro terziario. In sostanza, chi viene qui per lavoro, trova l'occupazione nei settori alberghieri e ristorativi. Il più delle volte in nero.

E le tre principali organizzazioni mafiose, trovano la loro linfa vitale proprio nelle attività commerciali.

Ecco cosa dice ancora il DDA di Roma:

"Il solo ramo commerciale della criminalità mafiosa e non, che incide direttamente
sul mondo dell’impresa, ha ampiamente superato i 92 miliardi di euro, una cifra
intorno al 6% del PIL nazionale.
Ogni giorno una massa enorme di denaro passa dalle tasche dei commercianti
e degli
imprenditori italiani a quelle dei mafiosi, qualcosa come 250 milioni di euro al
giorno, 10 milioni l'ora, 160 mila euro al minuto, attraverso il condizionamento
del libero mercato.

Il Lazio è invece in testa alla classifica per numero
dei protesti lavati. Lo stesso Lazio (5,34%), la Campania (4,46%) e la Calabria

(3,53%) sono le regioni con il più alto numero di protesti in rapporto alla
popolazione residente."



La nostra Capitale è suddivisa in sette territori spartiti tra le tre organizzazioni mafiose, la 'ndrangheta ovviamente ha il maggior controllo. C'è la zona Flaminio chè è controllata dalle 'ndrine dei Morabito, Buzzaniti, Palmara, Speranza e Scriva. Poi San Basilo controllata dalla 'ndrina Sergi-Marando e a Tor Bella Monaca c'è la 'ndrina Alvaro che collabora con la criminalità locale dei Casamonica.

A Ciampino c'è la camorra con il Clan Senese e ad Ostia c'è la Camorra e Cosa Nostra in collaborazione con la ex Banda Della Magliana e il clan Fasciani. Quest'ultimo clan è molto feroce e si dedica allo strozzinaggio e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il fondatore, Carmine Fasciani, è famoso perchè:

"Era capace di regalare chili di pane ai mendicanti e di accogliere i poliziotti che gli notificano a casa un avviso di reato offrendo loro champagne. Feroce però, come emerge dai processi a suo carico passati in giudicato, con chi non riusciva a rendergli le somme prestate a tassi di strozzinaggio. L'organizzazione faceva scattare prima incendi di automobili e negozi, poi pestaggi violentissimi. Dell'usura Fasciani ha fatto una disciplina scientifica. Al centro della rete una finanziaria con sede a Ostia, regolarmente registrata, intestata alla moglie Silvia, che erogava i prestiti ai commercianti e imprenditori del Lido, dove secondo i dati forniti da Angelo Bonelli, presidente della Commissione regionale per la lotta alla Criminalità una famiglia su tre ha o ha avuto rapporti coi cravattari. Di Fasciani e nota la vicinanza ai Cuntrera, anch'essi residenti a Ostia per anni. E in particolare gli investigatori ricordano un episodio: nel 1990 un gruppo di fuoco camorrista fu sorpreso vicino l'aeroporto di Fiumicino mentre, dopo aver acquistato un carico di kalashnikov, si esercitava al bersaglio. Erano tutti amici di don Carmine." (fonte).

La 'ndrangheta a Roma cominciò ad instaurarsi in maniera graduale e lenta fin dagli anni '60 attraverso il trasferimento dalle aeree di origine di intere famiglie. Di fatto quando chiedevo informazioni su certe famiglie calabresi, gli abitanti dei quartieri come San Basilio mi rispondono che famiglie come i Morabito sono lì da almeno 50 anni. In pratica sono romane a tutti gli effetti.

La 'ndrangheta d'altronde manda i suoi figli e affiliati a studiare alle Università e fanno carriera. C'è chi diventa medico, notaio, avvocato, addirittura entrano nell'esercito e nella polizia. Non c'è da meravigliarsi che un giorno avremo come capo della polizia, dell'esercito e addirittura procuratori, uomini legati alla 'ndrangheta. Ma questa è un'altra storia.

La 'ndrangheta, come abbiamo visto con Nettuno (comune sciolto per legami con essa) e Fondi(comune non sciolto grazie al nostro Governo) è riuscita ad infiltrarsi nelle amministrazioni locali e prendere decisioni per la costruzione di grandi infrastrutture come la realizzazione dell'Alta Velocità sul tratto Roma Napoli.

Al prossimo capitolo elencherò alcune attività commerciali in odor di mafia a Roma e cercherò di spiegare perchè la Magistratura trova difficoltà a sequestrarle e arrestare chi le gestisce.

Continua...

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