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La donna che canta di Denis Villeneuve

Le parole sono di troppo davanti agli orrori di qualsiasi guerra. Una madre, Nawal, di origini palestinesi, muore in Canada e i due figli Jeanne e Simon apprendono dal testamento letto dal notaio - presso cui Nawal aveva lavorato tanti anni taciturna e schiva - le sue ultime volontà, cioé che essi vadano a cercare in Palestina il loro padre e il loro fratello, di cui non avevano mai avuto sentore, recapitando a ciascuno una lettera.

Sarà un modo per i ragazzi di conoscere davvero la loro madre, le sue e loro stesse origini misteriose, "quel casino di vita" come lo definisce Simon che d'istinto non vorrebbe esaudire quelle volontà. Scopriranno di un figlio - il loro fratello - avuto nel 1970 da Nawal per una relazione avversata dalla famiglia, del disonore gettato su di lei, del bambino che le viene sottratto subito dopo la nascita, con un segno sul tallone perché un giorno la madre possa ritrovarlo, della madre mandata a studiare all'università dalla nonna per "uscire da questa miseria".

Allo scoppio della guerra nel 1975 l'università viene chiusa, Nawal parte per il sud a cercare suo figlio, finisce in prigione per avere ucciso il capo dei nazionalisti, resisterà a torture tremende e alle pessime condizioni di vita con la volontà e col canto ("La donna che canta"), tra di esse uno stupro. Da questa violenza terribile le nascono due gemelli, Jeanne e Simon appunto, i figli "canadesi". Nawal non troverà il figlio che cerca, noi lo vediamo - con lo sguardo già duro - tra i bambini di un orfanotrofio che vengono mandati a combattere, diventerà un tiratore scelto, un torturatore tra i più cinici. Anch'egli dopo la guerra sarà fatto fuggire in Canada; la madre ormai anziana, in una piscina, dal segno sul tallone riconoscerà quel giovane come il figlio tanto cercato e come il padre inconsapevole di Jeanne e Simon ("uno più uno può fare uno").

Le due lettere dunque gli saranno consegnate dai due ragazzi, una è indirizzata al mostro e l'altra al figlio. Entrambi i messaggi sembrano rassegnarsi all'amore e raccomandarlo alla famiglia che resta accanto alla sua tomba. E' l'orrore della violenza, cos'altro?, ma le immagini di questo film non si cancellano facilmente.

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